Con il telefonino al volante
In città 124 multe negli ultimi due mesi

Record di contravvenzioni nel bimestre, risultato ottenuto grazie ai motociclisti in borghese della polizia locale. Il comandante: «Non siamo qui per fare cassa ma per migliorare la sicurezza»

Il lavoro delle pattuglie in borghese della polizia locale - in moto e in abiti civili - ha consentito, nel bimestre luglio agosto, di multare 124 automobilisti al volante con lo smartphone (oltre due al giorno) e di sanzionarne 112 perché senza cintura di sicurezza.

La sperimentazione ha dato buoni risultati e salvo durante i mesi invernali più freddi verrà riproposta. A metà luglio la polizia di Como aveva annunciato l’avvio di un nuovo sistema per effettuare i controlli su strada, gli agenti a cavallo di una moto vestendo abiti in borghese sono andati alla caccia dei guidatori abituati a tenere una mano sul volante e l’altra attaccata allo smartphone. «I controlli sono stati così effettuati dal 18 luglio fino a ieri, il 6 settembre - spiega il comandante Donatello Ghezzo -, gli agenti in borghese sulle moto hanno accertato e contestato 124 violazioni per guida con il telefono. Sono davvero tante. Per avere un raffronto nello stesso periodo dell’anno precedente con i normali appostamenti in divisa le multe per guida con il cellulare erano state 37».

Le persone colte sul fatto sono state sanzionate con 165 euro di multa, che diventano 115,50 se si paga entro cinque giorni. La legge prevede anche la decurtazione di 5 punti dalla patente. In più alla seconda identica violazione entro i due anni si rischia la sospensione della patente da uno a tre mesi. Per gli agenti è molto difficile con il tradizionale appostamento su strada pizzicare gli automobilisti impegnati a chattare con un dito. In tanti buttano sul sedile il telefono non appena vedono la polizia. Poi possono aprire contestazioni, fare ricorso, gli agenti dovrebbero poter controllare subito il registro del telefono. Tutte dinamiche complicate. Spesso non è nemmeno facile pescare gli automobilisti che guidano senza cintura, tanti fermati fanno in fretta finta di allacciarla. A tal proposito non a caso sulle moto in borghese quest’estate gli agenti comaschi hanno staccato altre 112 multe da 83 euro più 5 punti della patente.

«Continueremo fino a fine stagione - dice Ghezzo - e torneremo con le moto in borghese sulle strade dalla primavera. La sperimentazione ha dato buon esito. Tengo a specificare che la nostra finalità non è quella di multare o fare cassa, ma aumentare i controlli e garantire la sicurezza. Non solo, vogliamo cercare di correggere un fenomeno tanto pericoloso quanto diffuso». L’uso degli auricolari o del bluetooth non sembra cancellare il vizio di tenere in mano il cellulare. Nel 2015 le sanzioni per guida con il cellulare staccate in città sono state 93, l’anno seguente 134. Nel 2017 il numero è salito a 145 e nel 2018 a 275. Ma le persone multate sono solo la punta dell’iceberg rispetto a quanti usano impunemente lo smartphone mentre guidano. Simili azioni messe in atto dalla polizia in altri Comuni hanno dimostrato che sono i giovani ad usare con maggiore frequenza il cellulare alla guida, mentre la categoria più prudente e meno tecnologica è quella degli anziani. Nel 2019 fino a giugno nel primo semestre le sanzioni per la stessa violazione erano 181, dopo la sperimentazione estiva il conto quindi supera le 300 multe.

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