Coronavirus, in calo i ricoveri
Ma la provincia piange altri sette morti

Salgono a 1.605 i tamponi positivi nella nostra provincia, prima vittima a Colverde, gli altri a Como, Cantù, Carlazzo, Tremezzina, Mariano e Tavernerio. In tutto 227 i decessi

Como

Oscilla ancora, in un clima di ottimismo molto cauto, il numero dei comaschi positivi al tampone per il Covid-19. Ieri, per un totale di 1.605 positivi, se ne sono contati 63 in più, contro i soli 17 del giorno precedente, e così tornando ai ritmi di crescita di una decina di giorni fa. Che sarebbe stata ancora lunga si sapeva, e comunque si tratta di una accelerazione che non modifica la prospettiva: «I dati continuano a essere positivi - ha detto ieri l’assessore al Welfare Giulio Gallera - e anche i numeri dei ricoverati sono contenuti. Dobbiamo insistere ancora di più. Va da sé che dovremo passare il week end di Pasqua in casa rispettando le misure restrittive previste dalle ordinanze».

La Regione e le province

Questi i numeri a livello regionale: si sono registrati 1.388 casi positivi in più, che portano il totale a 54.802. Nei giorni precedenti, cioè mercoledì, martedì e lunedì erano cresciuti rispettivamente di 1.089, di 791 e di 1.079: in altre parole si torna indietro di quattro giorni, ai livelli di domenica, quando i totali nuovi positivi in regione furono 1.337. Abbiamo avuto, cifra tonda, 300 morti in più, per un totale di 10.022 caduti al fronte dall’inizio di questa emergenza. In provincia di Como sono venute a mancare sette persone. Abitavano a Cantù, Carlazzo, a Como, Tavernerio, Mariano Comense, a Tremezzina e a Colverde, che registra il primo decesso dall’inizio dell’epidemia.

Un’occhiata alle altre province, da quelle più vicine a quelle più sofferenti. Varese registra una crescita di 143 casi e va a 1.491; Sondrio registra 18 casi in più e va a 654; Lecco sale a 1.805 (+50); Monza e Brianza si attesta alla quota di 3.355 (+91).

Tra l buone notizie c’è quella che riguarda gli ospedali. In tutta la Regione si conferma un generale allentamento della pressione sui reparti in prima linea. Ieri sono diminuiti i ricoveri in terapia intensiva per il terzo giorno consecutivo, un trend che peraltro la nostra Regione condivide con il resto del Paese.

Nuovi medici in arrivo

Sempre ieri l’assessore Gallera ha anche fatto sapere che il reclutamento di operatori sanitari dall’inizio dell’emergenza ha portato nelle corsie degli ospedali lombardi 2.434 tra medici e infermieri. Peraltro, proprio ieri, a Linate sono arrivati altri medici inviati dalla Protezione civile: «Sono tutti destinati alla Regione Lombardia - ha spiegato ancora l’assessore - e noi li abbiamo subito “dirottati” agli Spedali Civili di Brescia. Li ringraziamo molto, perchè è un gesto di grande solidarietà e fratellanza, perché sono professionisti che decidono di venire da noi non solo da altre Regioni ma anche da altri Stati per combattere insieme questa battaglia».

Impossibile non rivolgere un pensiero alle province più martoriate: ieri a Bergamo si è avuta una crescita di 112 positivi (totale 10.043), a Brescia di 213 (totale 10.122).
S. Fer.

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