Covid, non finisce mai
L’epidemia fa altre sei vittime

L’epidemia - Sono 445 i nuovi contagi in provincia di Como, con un tasso di positività che si stabilizza al 12,5% - A livello regionale i morti sono 20, timori per le quarte dosi agli over 80: le adesioni sono ancora scarse

Covid, non finisce mai L’epidemia fa altre sei vittime
Lieve calo dei ricoveri nelle strutture ospedaliere della provincia
(Foto di archivio)

L’epidemia da Covid ha fatto registrare nelle ultime ore 445 nuovi casi e sei decessi in provincia di Como. Lo ha comunicato ieri l’assessorato al Welfare della Regione Lombarida, nel consueto bollettino i cui dati si riferiscono alle precedenti 24 ore.

Ieri il tasso di positività è rimasto stabile al 12,5%, con 6.973 contagi su 55mila tamponi analizzati. Oltre ai 445 positivi contati a Como sono come sempre più alti i numeri di Milano (+2.087), Brescia (+934) e Varese (+623).

Nella nostra provincia ormai quasi il 30% della popolazione ha contratto il Covid avendo la certezza del riscontro dell’esito del tampone, sono diversi i Comuni ad aver superato questa soglia. La circolazione del virus è ancora importante, secondo gli esperti la curva scenderà definitivamente durante il mese di maggio complici le temperature più calde. Oggi restando nella nostra provincia l’incidenza è più alta nell’erbese, la zona più risparmiata al contrario è il lago. Calano invece, seppur di poco, i ricoverati negli ospedali lombardi.

Anziani pluripatologici

In questi ultimi giorni arrivano all’attenzione dei reparti del Sant’Anna e del Valduce soprattutto anziani pluripatologici con l’ultima dose di vaccino ricevuta parecchi mesi fa. Occorre pensare non a caso che circa il 65% dei nuovi positivi ha fatto l’ultimo richiamo vaccinale da oltre sette mesi.

I decessi comunicati ieri sempre a livello regionale sono 20, di questi però ben sei hanno colpito la nostra provincia che in aprile ha già contato 57 vittime Covid. L’età media delle persone decedute è pari a 81,6 anni.

Nel frattempo vanno avanti a rilento nella nostra provincia come in tutto lo stivale le quarte dosi. Sono 3.497 i richiami fatti fino ad ora agli over 80, agli ospiti delle Rsa, ai malati con determinate gravi patologie ad alto rischio oltre i 60 e ai pazienti immunocompromessi interessati da chemioterapia o trapianto d’organo. Si può ricevere il nuovo vaccino solo a distanza di quattro mesi dalla dose precedente e solo se nel frattempo non si è rimasti contagiati.

L’unica barriera

I numeri sono ancora scarsi, bisogna pensare che la platea dei soli over 80 nel Comasco conta 47mila cittadini e gli ospiti nelle Rsa sono oltre 4mila. Nell’ultima giornata a Como e provincia le quarte dosi iniettate sono state 376. In totale, guardando ai Comuni con più abitanti, le quarte dosi fatte in città sono per ora 963, a Cantù 210, a Mariano Comense 60, a Erba 49, ad Olgiate Comasco 210 e a Lomazzo 50. Insomma la partenza non è stata sprint. Il Covid oggi fa meno paura e c’è una parziale disaffezione o stanchezza rispetto ad una campagna vaccinale che stenta ad andare avanti, anche nel completamento delle terze dosi.

La quarta dose per la popolazione fragile è considerata l’unica barriera valida contro il Covid. Il virus è ancora in circolazione e può dare manifestazioni importanti in caso di difese immunitarie deboli e patologie pregresse.

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