Cresce il reddito di cittadinanza
A Como lo prendono in 8.300

Nei primi 7 mesi dell’anno i beneficiari sono aumentati del 16% - Più alto anche l’importo, circa 497 euro, che però è sotto la media nazionale

Como

Nel 2020 sono stati 8.345 i comaschi che hanno beneficiato del reddito di cittadinanza, ovvero 3.661 famiglie.

Il 16% in più rispetto ai nuclei dello scorso anno: va ricordato che questi sono dati aggiornati al 4 agosto, quindi a poco più di sette mesi. Nel 2019 si partì a marzo. Comunque vada il numero di persone sarà quindi superiore alla fine di quest’anno, anche se non ci si attende un boom. È cresciuto però l’importo medio, il che conferma che anche le condizioni delle famiglie che lo hanno ottenuto sono peggiorate: aumenta leggermente anche quello della pensione.

A livello nazionale, ha reso noto l’Inps, con luglio sono stati superati i 3 milioni di beneficiari, con un incremento del 17% rispetto al gennaio 2020: in tutto, 1,3 milioni di nuclei familiari che hanno attualmente in pagamento il reddito ma anche la pensione, con un importo medio mensile di 523,29 euro. In particolare, con riferimento al solo reddito, sono 1,1 milioni le famiglie che stanno ricevendo l’assegno, il che significa 2,9 milioni di persone coinvolte e un importo medio mensile di 561,23 euro.

A Como, prima di tutto l’assegno che si percepisce è più basso. Per chi ritira il reddito è di 496,75 euro; per chi invece ha diritto alla pensione di cittadinanza, l’importo medio mensile è di 233,44 euro.

In tutto – considerando insomma entrambe le condizioni – sono coinvolti 4.296 nuclei familiari contro i 3.797 dello scorso anno. Tradotto in persone, 9.055 contro 8.153 del 2019. L’importo medio mensile – sempre valutando insieme reddito e pensione – è salito da 423,39 euro a 454,65.

Ecco allora con quali differenze si presentano i due scenari. Ripartiamo dal solo reddito di cittadinanza. L’anno scorso era spettato a 3.154 famiglie e 7.432 persone, per una cifra media pari a 464,83 euro. Nei primi sette mesi del 2020 si è già superata quota 3.600 appunto. Si resta comunque distanti dalle stime ventilate all’introduzione della misura: all’inizio dello scorso anno si pensava alla possibilità anche di arrivare a più di 5mila famiglie comasche.

Niente di tutto questo, anche in prima battuta aveva anche un po’ frenato la procedura: sindacati e patronati avevano comunque assicurato l’assistenza.

Un discorso a sé lo merita il fronte delle pensioni di cittadinanza, che a livello sociale raccontano anche altro. Nel 2019 l’avevano ottenuta 643 famiglie, ora scese a 635. Quindi controtendenza rispetto al reddito. Così i comaschi che l’hanno ricevuto allora erano 721, al 4 agosto risultano 710. Paragonando nuclei e singoli, è evidente che siamo di fronte a una maggioranza di pensionati che vivono da soli: per loro quell’assegno ha rappresentato ossigeno probabilmente in una situazione aggravata proprio da questa solitudine. Peraltro parliamo di cifre estremamente basse: si è passati dai 226,42 euro dello scorso anno ai 233,44 del 2020.

Una mole di lavoro che ha comunque gravato sull’Inps di Como in un anno già sommerso da nuove pratiche: a parte i vari bonus non si può dimenticare la cassa integrazione Covid.

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