Criticano il direttore perché lavora tanto
La Cgil: «Sono solo pseudo sindacalisti»

Tarpini sul caso alla Reggia di Caserta: «La classe operaia dovrebbe chiedere i danni»

Como

«La classe operaia dovrebbe chiedere i danni a questi pseudosindacalisti di Caserta». Sono parole di Alessandro Tarpini, il segretario generale della Cgil di Como. La vicenda, nota in tutta la penisola, riguarda il direttore della reggia di Caserta Mauro Felicori, criticato dai rappresentanti sindacali di Uil, Usb e Ugl perché lavora fino a tarda sera, oltre l’orario di chiusura.

«Un fatto del genere non ha niente a che spartire con la migliore tradizione del sindacalismo italiano – dice Tarpini – Io provengo da una scuola dove ci è stato insegnato che per essere credibili, per poter rappresentare al meglio i colleghi, occorre anzitutto avere un comportamento ineccepibile sul posto di lavoro. Prima di essere un bravo sindacalista occorre essere un lavoratore modello. In una società che funziona i diritti vanno di pari passo con i doveri, se non hai le carte in regola difficilmente puoi ottenere giustizia, ancor più adesso che viviamo un momento economico instabile. Al netto delle strumentalizzazioni, non ci sono scusanti».

Nella lettera indirizzata al direttore della Reggia di Caserta i tre sindacati parlano di scarsa sicurezza quando la struttura resta aperta fuori orario, l’accusa è stata semplificata e tradotta con quel “lavora troppo”.

«Da anni a Caserta accadono cose incredibili – dice ancora Tarpini – Sarà sicuramente colpa di un mal costume diffuso, con responsabilità da assegnare a svariati dirigenti, proprio per questo fare una lettera, un comunicato, impostato in quel modo, è sconcertante». I commenti sul caso fioccano, sono arrivati dal governo come dalle altre sigle sindacali.

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