Crollo del soffitto in classe, le mamme
«Adesso non potete far finta di niente»

Lettera dei genitori delle scuole di Albate: «I nostri figli devono sentirsi al sicuro»

«Chi vive e lavora nella scuola ha il diritto di stare in un ambiente sicuro. Magari non tinteggiato di fresco o super moderno, ma sicuro sì». Firmato: un folto gruppo di genitori delle elementari e medie di Albate.

Dopo il crollo dell’intonaco dal soffitto di una classe della Marconi di piazza IV Novembre, durante una lezione, e il mancato incidente per un soffio (è stata sfiorata la docente Anna Volpe), le famiglie chiedono più sicurezza.

«Non possiamo fare finta di niente - scrivono i papà e le mamme dei figli della primaria di Birago e della secondaria Marconi -. Ieri (lunedì, ndr) è andata bene, ma lì sotto poteva accadere qualcosa di grave ai nostri figli, ai loro insegnanti, ai collaboratori. Non ci accontentiamo di dire che è andata bene. Pensiamo di avere diritto di pretendere che i nostri figli frequentino una scuola sicura e monitorata. Sappiamo che non ci sono più soldi, ci siamo sempre adeguati ai tagli senza protestare, portiamo a scuola carta, sapone, scottex e tutto il necessario, ci organizziamo per raccogliere fondi per finanziare i progetti e per collaborare con la scuola per offrire più opportunità ai nostri figli, ma sulla sicurezza non possiamo tacere». Si chiede, infine di conoscere modi e tempi di risoluzione del problema e di essere adeguatamente informati sull’esito dei sopralluoghi.

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