Da oggi le superiori tornano in aula
«Siamo pronti ma basta false partenze»

Via al piano straordinario, si torna in presenza - «Ma tutta la comunità deve esserne responsabile» - Rimane l’impegno di tutti a evitare gli assembramenti

«Come scuola abbiamo fatto il nostro e abbiamo lavorato per attivare il piano straordinario di rientro in classe, ma la scuola è al centro di una comunità in cui tutti individualmente devono essere responsabili dentro e fuori l’istituto perché questa non sia una falsa ripartenza come è successo in Sardegna».

Silvana Campisano è dirigente scolastico al Caio Plinio. Insieme agli altri presidi degli istituti comaschi si è seduta nelle scorse settimane al tavolo territoriale con Provincia ed enti preposti per stilare un patto che garantisse il ritorno in classe per tutti gli studenti. «Un patto sottoscritto con molto ritardo, a mio parere, ma che oggi ci ha permesso di tornare in classe. Non bisogna sprecare questa opportunità e allo stesso tempo ci deve essere la garanzia che ognuno faccia la sua parte, sistema dei trasporti pubblici compreso».

Al liceo Volta oggi si è presenti al 50% della popolazione scolastica, così come al Caio Plinio dove sono ripartiti i corsi diurni e serali, ma nel primo caso tutti gli studenti entrano alle 7.45 da tre ingressi diversi in un turno unico. La campanella suona alle 8 puntuali anche per chi vive la prima settimana della ripresa scolastica in presenza ancora in Dad.

Alla Magistri Cumacini invece gli ingressi sono scaglionati tra una classe e l’altra, come accade all’istituto San Carlo delle Orsoline. L’orizzonte però è chiaro e condiviso da tante scuole del territorio.

Lo sottolinea Laura Rebuzzini, dirigente della Magistri Cumacini , in una circolare di pochi giorni fa: «La turnazione degli studenti si ripeterà nelle settimane successive fino a diversa comunicazione, con l’obiettivo comunque di incrementare successivamente le settimane consecutive di lezioni in presenza per ciascuna classe. E’ inoltre garantito agli studenti con bisogni educativi speciali la possibilità di frequentare le lezioni in presenza come concordato con le famiglie e previsto nei piani educativi individualizzati e nei piani didattici personalizzati».

La norma su cui non si transige in ogni istituto, per il rientro tra i banchi anche dei ragazzi delle superiori, rimane sempre una su tutte: il divieto assoluto di assembramenti fuori da scuola e nelle sue pertinenze, come i giardini, e anche all’interno, ad esempio nei corridoi, al momento dell’intervallo.

I siti Internet dei comprensivi scolastici sono tutti un fiorire di circolari, con tanto di tabelle e grafici che individuano turni, orari delle lezioni, punti di accesso e uscita, misure di comportamento perché questa ripartenza, anche dopo le vaccinazioni della maggior parte del personale scolastico, accompagni gli studenti fino alla fine dell’anno senza nuovi stop e retromarce da innalzamento della curva dei contagi.

«La didattica a distanza è riuscita a mantenere la relazione tra studenti e docenti ma si è anche rivelata molto faticosa – dice Alfonso Corbella, presidente di Dedalo, ente gestore dell’istituto Orsoline San Carlo – anche le famiglie hanno fatto un grosso sacrificio nel riorganizzarsi. Oggi torniamo a scuola con la voglia di offrire una didattica più ampia e inclusiva, non abbassando la guardia sulle misure di sicurezza. Siamo ripartiti al 50%, l’obiettivo è garantire il 75% della didattica in presenza».

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