Daniela, uno spiraglio di speranza. Il presunto padre biologico: sì al test

La storia Svolta per la comasca in lotta contro il cancro. L’uomo ha detto che farà il test del Dna

“«Se lei è davvero mio padre, il suo sangue può perfezionare la mia cura»: l’uomo ha detto sì all’appello di Daniela Molinari per il prelievo di verifica della compatibilità”. Con questo post su Facebook, la trasmissione “Chi l’ha visto?” ha annunciato la svolta nella tormentata e coraggiosa storia di Daniela, l’infermiera comasca abbandonata alla nascita e poi adottata, che cerca i genitori naturali perché solo con il loro Dna si può tentare una terapia sperimentale per combattere una forma molto grave di cancro che l’ha aggredita.

Come si ricorderà Daniela lanciò il proprio appello - poi diventato nazionale - dalle colonne de La Provincia. La madre biologica, infatti, aveva scelto, dando alla nascita la bambina, di non rivelare le proprie generalità e così l’infermiera comasca decise di raggiungerla raccontando la sua storia. Daniela non si arrese alla mancata risposta della donna: da una cartella clinica riuscì a trovare il nome della madre, il Tribunale per i minori di Milano la trovò ma lei negò il proprio consenso. Poi il miracolo: con un lavoro psicologico gli esperti del tribunale la convinsero: la madre acconsentì al prelievo, ma non a conoscere la figlia.

Purtroppo la cura americana - costosissima, (e per questo è sempre attivo il crowdfunding www.gofundme.com/f/daniela-un-aiuto-concreto-per-le-sue-cure) e dolorosissima - non basta. Daniela aveva spiegato: «Servono tre tasselli per la cura, se con due - il mio e quello di mia mamma - non bastano, mi serve il terzo. quello di mio padre». Ovvero dell’uomo che abusò della madre biologica.

Anche in questo caso Daniela ha dimostrato una forza incredibile: grazie a un’analisi genetica ha trovato una traccia che l’ha condotta in Francia, a un lontano parente, poi in Liguria e infine sul nostro lago. Trova un fratellastro o forse un cugino, e seguendo quella pista trova quello che, con probabilità è suo padre. «Sono quattro anni che lotto, non ne posso più», aveva confidato lei mesi fa, prima di lanciare un nuovo appello dalla trasmissione di RaiTre anche, che si era prestata per dare una mano dalla donna.

La svolta, adesso, sembra più vicina dopo l’annuncio che quell’uomo, il presunto padre biologico, ha detto a detto si all’appello di Daniela per il prelievo di verifica della compatibilità. Intanto lei, ex atleta, nei giorni scorsi è andata a Roma per essere premiata come “Ambasciatore dei Valori dello Sport” dalla Sezione UNVS Roma Capitale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA