Denuncia una truffa
La Procura svela
una violenza sessuale

Como, uomo di 64 anni accusato di aver molestato per anni la figlia dell’ex compagna. La giovane aveva 12 anni all’epoca degli abusi

Un’indagine per una truffa di un migliaio di euro o poco più si è tramutata in tutt’altro ed è sfociata in un processo per violenza sessuale ai danni di una ragazzina. E la vicenda di abusi è venuta a galla quasi per caso, grazie all’analisi di una chat di whatsapp.

È iniziato in Tribunale a Como il processo a carico di un comasco di 64 anni - il nome lo omettiamo per evitare di rendere identificabile la presunta vittima degli abusi - finito nei guai dopo che la Procura ha scoperto tra le carte di un fascicolo aperto per truffa una storia decisamente più grave. Tutto comincia verso la fine del 2019 quando una giovane formalizza una querela contro una counselor (o presunta tale) psicologica alla quale aveva pagato svariate centinaia di euro (pare che la cifra si aggiri attorno ai 2mila euro) per una serie di servizi promessi e mai ricevuti in cambio.

Quando il pubblico ministero, Mariano Fadda, inizia a mettere la testa negli atti per accertare l’effettiva consistenza dell’accusa, si mette anche a spulciare tutta la chat whatsapp, ascoltando anche tutti gli audio intercorsi tra la giovane e la donna denunciata. E così scopre che in una fase del rapporto professionale, tra le due si instaura quasi una relazione di amicizia e, siccome la counselor svolgeva consulenze di tipo psicologico, la ragazza si confida. E racconta di come, anni prima, fosse stata vittima di abusi sessuali andati avanti negli anni ad opera dell’ex convivente della madre.

Il processo riprende il prossimo mese di marzo, quando è attesa anche la sentenza.

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