Dimezzati gli abusi sulle donne
Ma c’è una violenza ogni 2 giorni

Oggi è la Giornata contro la violenza sulle donne - I dati della Procura elaborati da Diogene e i video dei carabinieri

I reati contro i soggetti deboli a Como sono in calo. E nonostante questo ogni anno in Procura si presentano 705 persone a denunciare abusi, maltrattamenti, violenze sessuali, persecuzioni.

In occasione del 25 Novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Procura cittadina ha elaborato i dati sull’andamento dei reati inseriti un paio di anni fa nel cosiddetto “codice rosso”. Il riferimento temporale è quello dal primo luglio 2020 al 30 giugno di quest’anno. Nell’arco di questi 365 giorni complessivamente i reati contro i soggetti deboli sono stati 705. Tantissimi (quasi tre al giorno), ma in netto calo rispetto all’anno passato quando erano stati 1245.

https://www.youtube.com/watch?v=WNWhly9TnsoIl video dei carabinieri realizzato per la giornata contro la violenza sulle donne

Maltrattamenti

E nonostante questa diminuzione che farebbe ben sperare, i numeri degli abusi subiti dalle donne resta incredibilmente alto anche nella nostra provincia. Iniziando dalle denunce di violenza sessuale. Al 30 giugno scorso la Procura aveva aperto 143 nuovi fascicoli per abusi di tipo sessuale, di questi 115 a carico di noti (cioè la vittima conosceva il proprio aggressore ed è stata in grado di indicarne nome e cognome agli investigatori) e 28 a carico di persone ignote (episodi sui quali sono in corso indagini per cercare di identificare i violentatori). Anche quest’ultima voce è in calo rispetto all’anno precedente: quasi dimezzate le denunce per abusi sessuali a carico di ignoti (erano 55), per contro però sono sensibilmente aumentati (+20%) i fascicoli i cui indagati che si sono resti responsabili di molestie o veri e propri stupri erano conosciuti dalle loro vittime. Sempre restando in questa fattispecie di reato da segnalare che la Procura ha chiesto e ottenuto 18 ordinanze di custodia cautelare per altrettante persone (sempre tra il luglio 2020 e il giugno scorso). Inoltre in Tribunale sono state messe 17 condanne per violenza sessuale, 19 le pene patteggiate e soltanto due le assoluzioni.

Particolarmente significativi (e allarmanti) i reati per maltrattamenti in famiglia. Proprio il nucleo famigliare risulta il luogo dove si consuma il maggior numero di abusi e soprusi contro le donne. La Procura ha chiesto in un solo anno ben 30 ordinanza di custodia in carcere per altrettanti uomini che hanno compiuto maltrattamenti in famiglia e, complessivamente, l’ufficio del giudice delle indagini preliminari ha emesso altri 47 provvedimenti cautelari (in particolar modo divieti di avvicinamento e allontanamenti dall’abitazione di residenza). Complessivamente sono stati 46 gli uomini che, nell’ultimo anno, hanno subito una pena per maltrattamenti.

Lo stalking

Anche gli atti persecutori (lo stalking) danno da fare alla magistratura comasca. Sono 11 le persone per le quali la Procura ha chiesto il carcere e 5 quelle finite ai domiciliari. L’ufficio gip ha inoltre emesso altri trenta provvedimenti cautelari personali (anche qui, soprattutto, divieti di avvicinamento). Sul fronte delle condanne: 25 imputati hanno scelto di patteggiare la pena, 7 sono stati condannati per stalking, un imputato è stato condannato per diffusione di immagini e video con contenuto sessualmente esplicito ai danni della vittima. Di strada da fare in difesa delle donne ce n’è ancora. E tanta.

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