«Don Roberto sarà presto beato»

La chiesa dei martiri Monsignor Cantoni ha fatto l’annuncio a margine della tappa in piazza San Rocco, ieri durante le celebrazioni per il ritorno in città da cardinale

Como si è stretta ieri attorno a “don Oscar”, come lo chiamano affettuosamente tanti comaschi nonostante monsignor Oscar Cantoni sia appena stato creato cardinale da Papa Francesco. Centinaia di comaschi si sono trovati in Cattedrale e in piazza Duomo per rendere omaggio al suo ritorno in diocesi. Il ritorno in una «terra di periferia» e in una «terra martire», come ha spiegato più volte nel corso della giornata. Simbolica e carica di significato la sosta del neo cardinale in piazza San Rocco, davanti alla Croce posizionata nel punto dove il 15 settembre del 2020 venne barbaramente ucciso don Roberto Malgesini. E proprio lì, davanti al simbolo dell’aiuto alla comunità portato fino al sacrificio estremo, ha invitato tutti a «cercare di ricordarlo nel cuore». Subito dopo, guardando l’immagine del sacerdote appena scoperta con la scritta “perdonate e sarete perdonati” ha aggiunto: «Pensiamo che tenendo viva la memoria, presto possiamo riceverlo come nostro beato che si aggiunge alla lunga schiera dei martiri». Una memoria, quindi, quella di don Roberto, che non si spegne e che continuerà e resterà impressa nella storia della chiesa e dei suoi testimoni.

Monsignor Cantoni ieri ha sentito forte l’abbraccio dei comaschi, arrivato attraverso i saluti del sindaco Alessandro Rapinese («Eminenza reverendissima cardinal Cantoni, o più semplicemente don Oscar, come da sempre si fa chiamare mostrando quell’aperta accoglienza e quella semplicità propria dei grandi uomini»), del prefetto Andrea Polichetti (il quale ha ricordato le parole pronunciate dal vescovo il 27 novembre 2016, giorno del suo ingresso in città ed espresso condivisione per «una più forte coesione sociale. Ora Papa Francesco l’ha creata cardine della Chiesa universale dando lustro al territorio e suscitando orgoglio gioioso nelle donne e negli uomini affidati alla sua cura pastorale, che non le faranno mancare sostegno e vicinanza») e del presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca («Il Papa ha creato cardinale il nostro vescovo Oscar perché ne ha riconosciuto le doti umane, religiose ed ecclesiastiche. Da comaschi, e se permettete da laghée, non possiamo che essere felici e orgogliosi»).

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