Dopo due anni si svegliano, via le grate
Rimosse le prime recinzioni sul lungolago

Partiti ieri pomeriggio i lavori nel tratto “ex Amici di Como”. Lo scandalo era stato denunciato dal nostro giornale. Oggi al via gli interventi sul verde

Ci siamo. Dopo quasi due anni di annunci rimasti tali sono partiti ieri pomeriggio i lavori di rimozione delle recinzioni sul lungolago, nel tratto tra piazza Cavour e i giardini a lago, quelle che delimitano la ormai ex passeggiata “Amici di Como”.

Gli operai hanno iniziato a smontare le grate e l’operazione dovrebbe essere completata entro la giornata di oggi. Una dozzina le cesate rimosse finora, partendo dal lato a ridosso dei giardini. Contestualmente verranno collocate piante di lavanda lungo tutto il perimetro in modo tale da eliminare il dislivello che separa il vecchio marciapiede dall’area rimessa a nuovo da Gianluca Zambrotta prima e dagli “Amici di Como” poi. Nelle zone dove sono state tolte le recinzioni sono infatti stati lasciati, per ora, i new jersey in cemento. «In collaborazione con il settore Reti di Vincenzo Bella sono stati avviati i lavori - chiarisce Marco Galli, assessore al Verde - e per la posa delle piante lungo tutto lo spazio ci vorranno alcuni giorni».

Le immagini del lungolago, dove è in programma l’arrivo del Giro d’Italia domenica 26, che verranno trasmesse in tutto il mondo, non avranno (almeno in un’ampia porzione) barriere proprio davanti alla passeggiata. Per arrivare a liberare il lungolago dalle grate, ci sono voluti come detto quasi 24 mesi. L’amministrazione con l’assessore Bella aveva fatto sapere a più riprese che l’ostacolo ai ritardi nella rimozione era da ricercarsi nella presenza di un cavo elettrico del quale non si riusciva neppure a individuare l’origine. La questione si è trascinata fino alla fine di aprile, quando il cavo era stato rimosso con l’eccezione di alcuni punti a ridosso dei giardini, dove c’è anche un maxi contatore.

Tutto a posto? A quel punto era emerso un secondo ostacolo: quello del verde. Il Comune, infatti, nonostante la rimozione del cavo aveva chiarito che per vedere sparire le grate ci sarebbe voluto altro tempo. E, a quel punto, non aveva più nemmeno parlato di tempistica per evitare ulteriori rinvii. Il caso e i continui ritardi erano stati denunciati da “La Provincia” nelle scorse settimane e adesso finalmente l’amministrazione comunale si è svegliata mettendo fine alla questione. Il rischio sarebbe stato anche quello di mostrare in mondovisione il lungolago imprigionato dalle barriere di metallo. Decisamente non una buona pubblicità. Il costo dell’intervento per Palazzo Cernezzi è pari a circa 22mila euro e, come detto, i lavori dovrebbero essere completati entro la metà della prossima settimana con la piantumazione degli arbusti di lavanda.

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