Dopo sessant’anni se ne vanno i pedalò
Como dice addio a un pezzo di storia

Gli ultimi pedalò di piazza Cavour andranno a finire sul lago di Lucerna - Un solo andrà a Pianello, al Museo della barca lariana

Como

Dopo più di sessant’anni di onorato servizio, ieri mattina sono stati definitivamente dismessi gli ultimi pedalò del Tasell.

È una banalità dire che se ne va un pezzo di città, ma in effetti è un po’ così. In fondo non c’è comasco che, attorno ai sedici anni, non abbia pensato di avere risolto tutti i suoi problemi di, come dire?, “location”, traghettandoci la fidanzatina verso chissà quale anfratto nel quale giocarsi tutte le sue carte beccheggiando a galla tra le papere. In realtà non furono mai né comodi né amichevoli, i pedalò del Tasell, con le loro carene di metallo arroventato sotto il sole di luglio e la fatica improba, ma improba davvero, di farli navigare spingendo sui pedali.

Mancheranno, questo è certo: con le loro livree sgargianti facevano parte di un panorama che ormai non c’è più, un po’ come i vecchi parapetti con i timoni o come il Boeing 747 di Alitalia che per anni ha attirato gli sguardi affascinati dei bimbi dietro la vetrina dei Viaggi Ronchi, tra il Terminus e il Monti. Bye bye, a mai più rivederci: i pedalò, che erano rimasti sei, andranno in Svizzera, a Lucerna, a sfiancare, chissà, la resistenza di altri giovanotti.

A Como ne resterà uno, che Tasell vuole giustamente regalare al Museo della barca lariana di Pianello del Lario.

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