Dormitorio, ancora nulla di fatto
Anche quest’anno ci pensa la Provincia

La soluzione arriva ancora da villa Saporiti - Senzatetto accolti nell’ex caserma in via Borgovico in attesa che il Comune si attivi per l’accoglienza

Como

Anche quest’anno, è la Provincia che offre alla città una soluzione per il problema del dormitorio mai nato.

In settimana è atteso un vertice tecnico a villa Saporiti per dare la disponibilità dall’ex caserma dei carabinieri in via Borgovico, palazzina già usata l’anno scorso per l’accoglienza dei senzatetto tra novembre e aprile.

Il Comune di Como ha avanzato all’Ente provinciale, proprietario dello stabile, una richiesta per utilizzare anche quest’anno la palazzina via Borgovico, per superare l’emergenza freddo.

Da quando il centro d’accoglienza della Caritas, in via Sirtori, è interessato da un progetto di riqualificazione per la costruzione di una futura Rsa, in inverno in città si deve ogni volta cercare un dormitorio.

Struttura che il Comune non intende allestire, nonostante il Consiglio comunale si sia espresso a maggioranza in tal senso. E dunque, come l’anno scorso, anche grazie all’invito del vescovo Oscar Cantoni, la Provincia pare incline a prestare per sei mesi l’ex caserma per il periodo invernale.

Questa soluzione già dodici mesi fa era però considerata temporanea, perché la Provincia intende riqualificare la palazzina di via Borgovico, per riorganizzare uffici e settori e predisporre un nuovo centro per l’impiego, utilizzando anche il vecchio provveditorato tra via Volta e il passaggio giardini di Ponente. Solo che la ristrutturazione dell’immobile non è ancora partita e dunque c’è margine per avviare i lavori tra qualche mese.

Anche gli enti caritatevoli e la chiesa sono come sempre pronti a fare la loro parte. Sicuramente la parrocchia che fu di don Roberto Malgesini, San Rocco, aprirà le porte durante l’inverno a una ventina di persone che hanno bisogno. A tal proposito, c’è anche sempre bisogno di volontari per coprire i turni e fornire assistenza.

L’anno scorso, senza un nuovo dormitorio e senza disponibilità da parte del Comune, si era arrivati all’ultimo minuto. Il dormitorio di via Borgovico contava 33 posti letto, gestiti grazie alla collaborazione con i Padri Somaschi dalle 20 alle 8.15.

Non si erano verificati particolari disagi nel quartiere, nonostante i timori dei residenti. Questa soluzione si somma al dormitorio comunale di via Napoleona gestito dalla Caritas.

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