Due generazioni abusate
Comasco davanti al giudice

Sarà giudicato a febbraio: 4 le vittime, tutte minorenni all’epoca dei fatti

Aveva iniziato violentando la figlia, negli anni Novanta. Un decennio di abusi mai denunciati né raccontati ad alcuno. Ma poi quegli stessi abusi li ha compiuti sul figlio piccolo di lei. E non ha più accettato il silenzio. E con la sua denuncia sono emersi trent’anni di violenze familiari che, a leggere il capo d’imputazione, c’è da rabbrividire.

È comparso davanti al giudice delle udienze preliminari, al quale ha chiesto di poter essere giudicato con il rito abbreviato (cercando così di strappare uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna) un uomo residente nel Comasco che, oggi, ha 66 anni. Lui si ritrova detenuto in carcere da poco meno di un anno, da quando cioè i carabinieri lo hanno arrestato su ordine del Tribunale di Como.

La storia approdata ieri nell’aula delle udienze preliminari è una storia di orrore famigliare che comincia fin dagli anni Novanta e termina nell’estate dello scorso anno, quando sono venuti alla luce una quantità incalcolabile di episodi di violenza sessuale ai danni di quattro bambini. Ai quali - non fosse che ormai è scattata la prescrizione - andrebbero aggiunti anche gli abusi subiti dalla figlia dell’imputato.

È stata proprio lei, quando ha intercettato alcuni racconti del figlio su ciò che era costretto a fare in compagnia del nonno, a dire basta e a far arrestare il padre. Si è scoperto così che dopo aver trasformato in un incubo la vita della figlia, ha fatto lo stesso con la figlia della convivente - con cui ha stretto una relazione dopo la fine del primo matrimonio - che per dieci anni, fin da quando aveva appena 4 anni, sarebbe stata abusata dal patrigno. E poi ancora i due nipotini. Uno dei quali sarebbe stato anche costretto ad avere rapporti sessuali con un altro minorenne (figlio di amici di famiglia), alla presenza del nonno.

Rischia, nonostante l’eventuale sconto di un terzo per la scelta del rito, una condanna pesantissima. L’udienza è stata aggiornata al prossimo mese di febbraio. Quando ci saranno le richieste di condanna e per quando è attesa anche la sentenza.

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