Due giovani chef di Como
portano al top
il locale scozzese

Andrea Pruneri e Simone Croci al Mono di Edimburgo, premiato dal Gambero Rosso

Sono alla guida del miglior ristorante emergente per il 2021, il Mono di Edimburgo. A incoronarli è stata la Top Italian Restaurants del Gambero Rosso International. Andrea Pruneri e Simone Croci, comaschi, entrambi classe 1993, da circa un anno e mezzo stanno vivendo, nonostante tutte le difficoltà che la pandemia ha imposto al settore ristorazione, un progetto in cui hanno creduto da subito: portare l’autentica cucina italiana nel cuore della Old Town della capitale scozzese. E ci sono riusciti con successo.

Si sono conosciuti frequentando il Cfp di Como, ottenendo il diploma nel 2012. Subito dopo le loro strade si sono separate. Simone ha deciso di spostarsi in Francia, spendendo così otto anni alla corte di alcuni mostri sacri della cucina francese come Georges Blanc e Marc Veyrat. Andrea ha proseguito con gli studi presso l’Università degli Studi di Parma, conseguendo la laurea in scienze gastronomiche nel 2016.

«Sono partito per la Scozia ormai quattro anni fa con l’intento di imparare l’inglese e scoprire una realtà differente dall’Italia – racconta Andrea - Durante la mia permanenza a Edimburgo sono entrato in contatto con questo magnifico progetto chiamato “Mono”, un ristorante che avrebbe dovuto portare una cucina italiana moderna e dinamica al grande pubblico scozzese, abituato ai classici e stereotipati ristoranti italiani in salsa UK. Il progetto mi sembrava ambizioso e stimolante ed è forse per questo che tre anni fa decisi di aderire e far parte di questo nuovo team. La mia carriera a Mono è iniziata come Jr. Sous Chef per poi passare a ricoprire il ruolo di Head Chef in un paio di anni. L’arrivo di Simone combacia con questa promozione».

Il riconoscimento del Gambero Rosso è motivo di soddisfazione per i due cuochi. Li hanno definiti una coppia affiatata ed entusiasta di chef lombardi che è stata capace di creare un qualcosa di innovativo tra cui «un menu che mette insieme il meglio dei prodotti locali e italiani in una sana e stimolante sperimentazione, in un percorso degustazione rock, perfettamente ritmato».

La situazione in Scozia oggi è molto difficile. Il ristorante è chiuso da quattro mesi. «Il sistema messo in atto dal governo scozzese è veramente restrittivo – raccontano gli chef - Ci troviamo sotto un completo lockdown, che solo qualche giorno fa è stato prolungato fino alla fine di febbraio».

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