Duomo, che code: 5mila in due giorni

Numeri record per la Cattedrale, tantissimi anche i visitatori sul lungolago e in centro storico. Tutto esaurito nei principali parcheggi fin dal primo pomeriggio. Coldiretti: «Agriturismi, boom di stranieri»

Como

Coda per raggiungere il centro, coda per trovare parcheggio, coda per il battello, per la funicolare, per comprare un gelato. E per entrare in Duomo.

È l’effetto di un “ponte” da tutto esaurito in città, con migliaia di turisti o semplici gitanti che si sono riversati in centro. Tutti in coda, con la novità delle attese per accedere alla Cattedrale, che esercita un interesse crescente. Come evidenzia don Flavio Feroldi, arciprete, «nelle giornate del 28 e 29 aprile in Duomo sono transitati oltre 5.000 turisti». «Un vero e proprio boom per il periodo - sottolinea in una nota - e soprattutto un dato che fa ben sperare nella stagione turistica a venire».

Gettonate, complice il bel tempo, anche le altre attrazioni, a partire dall’immancabile gita in battello (decine di persone in attesa alla biglietteria di piazza Cavour) o in funicolare. Affollato il centro storico, non conosce crisi la passeggiata ai giardini a lago e sulla diga foranea per scoprire da vicino il monumento Life Electric ideato dall’archistar Daniel Libeskind.

Caccia al posto libero

Il gran numero di arrivi ha creato inevitabilmente qualche problema sul fronte della viabilità (ma tanti altri hanno scelto il treno), oltre a riempire i principali parcheggi vicini al centro.

Già nel primo pomeriggio non c’era un solo posto libero all’autosilo Centro Lago, in via Recchi (può ospitare 357 auto) e intorno alle 16 restavano giusto una decina di stalli sia all’autosilo vicino al tribunale (capienza 740 veicoli) che all’interno dell’autosilo Valduce, in viale Lecco (offre 515 posti).

Snobbato il Val Mulini

Niente da fare per l’autosilo Val Mulini, scelto a malapena da una settantina di automobilisti. La possibilità di parcheggiare a buon mercato per poi raggiungere il centro a bordo dell’autobus non viene apprezzata, tanto che la stessa società che gestisce la struttura, Csu, nella relazione con il budget 2018 scrive: «Il problema della gestione economica dell’autosilo era già stato sollevato ripetutamente negli ultimi esercizi anche con rilievi scritti, sottolineando il sostanziale pessimismo sul risultato di ulteriori interventi promozionali (alcuni per altro già sperimentati). Giocano in sfavore dell’utilizzo della struttura la sua “location” non adatta ad un parcheggio di interscambio in direzione Como (troppo prossima al centro) e la comprovata difficoltà della potenziale utenza a cambiare le proprie abitudini».

Sorridono invece i vertici di Coldiretti Como-Lecco, dando notizia di un boom di visitatori stranieri in questo ponte del Primo maggio «negli agriturismi della provincia, con percentuali altissime di prenotazioni soprattutto da Svizzera, Germania, Olanda e Belgio». Ma registrano tassi di occupazione molto alti anche le strutture tradizionali (alberghi) così come i bed&breakfast e le case vacanza. n 
M. Sad.

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