Ecco la “Buona scuola”
A Como mancano 380 prof

Nonostante la riforma, tante sono le cattedre ancora da assegnare a due settimane dal via alle lezioni. Studenti in aula a girarsi i pollici. I dirigenti confermano: «Ogni giorno attaccati al telefono in cerca di supplenti»

La scuola è iniziata con troppe ore buche. A dieci giorni dall’avvio delle lezioni restano ancora cattedre da coprire, con il piano straordinario di assunzioni deciso dalla Buona scuola da fuori provincia a Como sono arrivati pochissimi docenti, c’è carenza soprattutto sul sostegno, trovare dei supplenti è una missione quasi impossibile.

Risultato: durante le tante ore buche, pur sorvegliati, gli alunni possono girarsi i pollici. «Faccio un esempio - racconta Maristella Galeazzi, collaboratrice del dirigente del Setificio, impegnata a telefonare a un lungo elenco di papabili supplenti -. Questa settimana eravamo riusciti a trovare 15 insegnanti per le sostituzioni, ma alle 8 di lunedì mattina non si è presentato nessuno. Forse hanno trovato offerte migliori, ma per noi la ricerca inizia a diventare infinita». La carenza maggiore è sul sostegno, ovvero quei docenti che devono aiutare gli alunni con delle difficoltà, il motivo è che mancano insegnanti con l’abilitazione, non è stato possibile nominare i 325 posti a disposizione nella nostra provincia.

Soluzione? «Stiamo chiamando docenti senza la specializzazione - confessa Michele Giacci, dirigente del comprensivo di Prestino - come del resto abbiamo sempre fatto prima di questa riforma».

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