Ecotassa, non solo
sulle auto di lusso
Comaschi stangati

Beffa da 1.100 euro anche per alcuni modelli Fiat. Costrette a pagare di più almeno 800 persone ogni anno

I comaschi che acquisteranno un’auto di lusso non saranno gli unici a pagare di più.

Il maxi emendamento che contiene la cosiddetta ecotassa è stato approvato in Senato e giovedì transiterà alla Camera, senza che si intravedano all’orizzonte ulteriori cambiamenti per la sua approvazione entro la fine dell’anno.

La linea passata è che dovranno pagare l’imposta coloro che immatricoleranno dal marzo 2019 auto con emissioni di anidride carbonica sopra i 160 grammi al chilometro. L’altra faccia della medaglia è l’ecobonus, l’incentivo per chi compra auto che producono una quantità di CO2 sotto i 70 grammi. Chissà se farà il miracolo a Como, perché finora le auto elettriche da queste parti non vanno di moda, per usare un eufemismo. Le auto a benzina restano protagoniste, questo è certo, con 12.420 prime iscrizioni; il diesel ha raggiunto 8.479.

Teniamo presente un elemento: il totale dei veicoli venduti in provincia ha registrato una variazione positiva tra il 2015 e il 2017, passando da 20.230 a 22.539. Ciò testimonia la vitalità del mercato, mercato che ora teme le ripercussioni dell’ecotassa, tanto più in un anno che si apre con maggiori incertezze rispetto al passato.

Per quanto riguarda l’incremento dei veicoli acquistati in provincia, il salto più netto è avvenuto nel 2016 (22.369). Se per benzina e gasolio c’è stata una leggera frenata nel 2016, quelle che sono cresciute costantemente sono le ibride benzina-elettriche. Anzi, per loro l’autentico balzo si è riscontrato proprio l’anno scorso, perché sono passate da 676 a 1.147. Resta nel triennio attorno alla soglia dei 400 veicoli il fronte benzina-gpl.

La nuova ecotassa si pagherà un’unica volta e non soffre di solitudine, visto che restano tutte le altre, dall’Iva al bollo, a gravare sulle macchine. Come funziona il meccanismo introdotto dal Governo? Con una differenziazione a seconda della emissione di CO2, con il principio per cui chi più inquina, più sarà torchiato dal fisco. Tra i 161 e i 175 grammi prodotti, si paga 1.100 euro e sarà la fascia che più interesserà i comaschi. Per fare qualche esempio e rimanere in casa italiana, si possono trovare modelli come Fiat Tipo o Doblò, o ancora Ford Focus o l’Alfa Romeo Giulietta: non proprio paragonabili alle Ferrari. Questa è la fascia su cui si concentrano le preoccupazioni, dopo che sono state eliminate le utilitarie.

Le quote dell’imposta salgono via via. Fino ai 200, ecotassa da 1.600 euro. Tra i 201 e i 250, si sborsano 2mila euro, infine un’auto che produce emissioni sopra i 250 grammi costerà 2.500 euro di tassa.

L’ecotassa, come pure l’ecobonus, riguarda mezzi che verranno immatricolati fino al 31 dicembre 2021.

Secondo i dati diffusi da Unrae (unione rappresentanti autoveicoli esteri) sugli acquisti nei primi undici mesi del 2018, a Como ne potrebbero essere toccate circa 800 persone. Se si apre il dettagliato elenco pubblicato da Quattroruote, si trovano più di mille opzioni di modelli che rientrerebbero in questa categoria. Il che rischia di spaventare un consumatore già intimidito da un 2019 che parte nel segno dell’incertezza.

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