Emozioni e lacrime
per gli Abbondini
«Modelli da seguire»

Le benemerenze cittadine assegnate all’assocaizione Abio, a padre Giovanni Bonacina e Luigi Nessi. «Siete l’esempio di una città che sceglie il bene» Il sindaco: «Un premio a chi ogni giorno serve gli altri»

L’intensità della voce di Rebecca, undicenne studentessa e cantante lariana, ha commosso più di una persona. Segno di una cerimonia intensa ed emozionante, forse più di altre volte. Lo dimostra la presidente del consiglio comunale Anna Veronelli che, nel presentare gli Abbondini d’Oro 2018: padre Giovanni Bonacina, Luigino Nessi e l’associazione Abio Como, dice: «Siete modelli da seguire per una città che sceglie il bene e l’amore come cifra della loro convivenza. Il filo rosso è il dono che ognuno loro ha fatto agli altri».

L’ha ribadito il sindaco Mario Landriscina: «Oggi abbiamo la forza e la speranza per pensarci tutti cittadini della stessa Como, guardando nella medesima direzione e premiando chi ogni giorno, in silenzio, fa la propria parte servendo gli altri». Alla cerimonia, ospitata a Villa Olmo, erano presenti sia le autorità politiche e militari della città sia gli amici, i parenti e i semplici conoscenti che hanno voluto stringersi attorno ai prescelti.

Il primo a ricevere l’Abbondino è stato il padre somasco Giovanni Bonacina, per tanti anni docente e preside del classico al Gallio, insignito per avere dedicato la sua intera esistenza all’insegnamento e avere cresciuto generazioni di comaschi, educandoli all’amore per il sapere e coltivandone lo spirito critico. «Ho vissuto una vita come prete e insegnante - ha spiegato - devo ringraziare tutti, ma soprattutto i ragazzi cui ho voluto tanto bene».

Poi, è stata la volta di Luigino “il rosso” Nessi, premiato per aver servito, in oltre cinquant’anni d’impegno, le persone più fragili della nostra comunità e avere affiancato al volontariato, nel campo sociale, l’impegno nella promozione dello sport per i più giovani e nelle assemblee municipali.

A ricevere la benemerenza è stata Abio, l’associazione per il Bambino in Ospedale, per avere accolto e assistito, grazie all’impegno degli attuali 196 volontari, con umanità e premura da trent’anni i bambini e le famiglie che vivono la delicata e difficile esperienza del ricovero ospedaliero. «L’emozione è grande - ha spiegato la presidente Franca Bottacin, salita sul palco insieme con il dottor Daniele Lietti e il consiglio - siamo grati a chiunque ci ha supportato».

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