Estintori irregolari
in tutte le scuole
Multa a una preside

Dopo i controlli dei Vigili del fuoco a Rebbio la sanzione per la dirigente che pagherà di tasca sua. Impianti non a norma anche negli altri istituti cittadini

In tutte le scuole dell’obbligo di Como gli estintori sono scaduti, mancano da mesi le revisioni, non vengono sostituiti quelli usati e nonostante le segnalazioni dei presidi e delle segreterie il Comune non interviene. I vigili del fuoco a Rebbio hanno perfino fatto una multa da 1.500 euro alla dirigente scolastica.

Le norme antincendio sull’edilizia scolastica prevedono l’installazione di un estintore ogni duecento metri quadri di pavimento, devono essere almeno due per ogni piano. Ovviamente devono essere funzionanti, servono regolari controlli mensili, revisioni semestrali e collaudi fatti da tecnici specializzati. Cosa che nelle scuole di Como, dall’infanzia alle medie, non accade. Così in una scuola di Rebbio, in via Varesina, i vigili del fuoco hanno firmato la prima sanzione. «Purtroppo è vero - dice Daniela De Fazio, la preside - sono stata io a chiamarli perché ero preoccupata per delle piante che sovrastano il tetto della scuola, in particolare la vetrata della mensa dove mangiano i bambini. La rete di contenimento era a rischio. Sono venuti per le potature e ci hanno fatto la multa per gli estintori. E però io più che avvisare il Comune non posso fare, sono così da mesi».

La dirigente fa sapere che la sanzione, se saldata subito, ammonta a 1500 euro, altrimenti rischia fino a 6mila euro. Deve pagare di tasca sua perché i presidi sono considerati dalla legge i “datori di lavoro” delle scuole. «Ma è così in tutte le scuole di Como - spiega il collega Giuliano Fontana, il preside di Albate - noi possiamo solo segnalare all’ufficio tecnico, la multa non può ricadere su di noi o sulla scuola, è l’amministrazione comunale che deve pensarci». «Confermo, anche qui gli estintori sono scaduti – aggiunge Sonia Lulli, dirigente dell’istituto Como Nord – le revisioni vanno fatte ogni sei mesi, qui i tecnici non si vedono dal 2015».

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