Festino con alcolici e droga in città
Due arrestati, ragazzina all’ospedale

Giovane di 17 anni ricoverata per un malore. In cella il padrone di casa e uno degli ospiti

Como

Finisce con due arresti il festino a base di alcol e - stando alle contestazioni formalizzate da polizia e Procura - droga (molto probabilmente crack) scoperto quasi casualmente, nella serata di domenica, dagli agenti della squadra mobile. I poliziotti erano intervenuti verso le 22.30 in via Valleggio per schiamazzi e musica ad alto volume provenienti dall’interno di un’abitazione, e hanno così scoperto che in quella casa era in corso un festino peraltro costato il ricovero in ospedale per una ragazzina di 17 anni.

Due le persone finite in manette: il proprietario di casa, Gabriele Pini, 37 anni, e un invitato, un cittadino cingalese di 21 anni, Avishka Warnakulasooriya. Il primo arrestato quasi subito, con l’accusa di resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale e cessione di sostanze stupefacenti a una minorenne (ma nell’ipotesi del fatto lieve). Il secondo ammanettato ore dopo perché, ancora in preda ai fumi dell’alcol, ha aggredito e picchiato la giovanissima fidanzata in viale Innocenzo e, all’arrivo della polizia, ha aggredito pure gli agenti.

Con ordine: la chiamata alla centrale operativa della Questura per disturbo della quiete pubblica, è arrivata attorno alle 22.30 di domenica sera. Una volante della polizia ha così raggiunto l’appartamento di via Valleggio da cui provenivano i rumori molesti. Quando hanno bussato, gli agenti sono stati accolti a male parole dal padrone di casa. Dalle parole l’uomo sarebbe quindi passato alle vie di fatto, aggredendo gli agenti e finendo quindi per essere ammanettato.

Nell’abitazione cinque persone in tutto: Pini, l’amico cingalese, la fidanzata di quest’ultimo e altre due ragazze, una delle quali di soli 17 anni. La giovanissima, quando gli agenti sono intervenuti, si stava sentendo male a causa dell’eccesso di alcol e, sospettano i sanitari del Valduce dov’è stata ricoverata, anche di sostanze stupefacenti. Da qui la necessità del ricovero in ospedale. E, sempre da qui, la contestazione a Pini anche di cessione di droga.

A onor del vero i poliziotti non hanno trovato alcun tipo di sostanza stupefacente in casa, neppure un grammo, ma - esami medici a parte - hanno trovato tracce del consumo di droga: stagnola bruciacchiata, bottiglie per l’inalazione di fumo. Nell’occasione oltre ad arrestare il padrone di casa, i poliziotti hanno denunciato anche il giovane cingalese, pure lui un po’ troppo energico nell’affrontare i poliziotti.

Denuncia diventata cella di sicurezza poco prima delle tre del mattino, quando un’altra pattuglia della squadra volante è intervenuto dopo la segnalazione di un’aggressione in strada ai danni di una donna. Protagonista il giovane straniero e la sua fidanzata, aggredita e malmenata in strada. All’arrivo degli agenti solita reazione violenta. Risultato: pure lui in manette con l’accusa di oltraggio e di resistenza a pubblico ufficiale.

Ieri pomeriggio entrambi hanno patteggiato: Pini 1 anno e 4 mesi, con concessione dei domiciliari. Il cingalese 8 mesi senza sospensione condizionale della pena.

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