Fondazione Scalabrini
Quando un’ora di lavoro
può salvare una famiglia

L’appello dei sindacati «Donate un’ora di stipendio per il progetto: “La casa dei bambini”»

Donare un’ora di lavoro per consentire a chi ne ha bisogno di avere un luogo protetto dove iniziare a ricostruire il proprio futuro. Con questa proposta, i sindacati supportano “La casa dei bambini”, l’iniziativa proposta dalla Fondazione Scalabrini con l’obiettivo di acquistare una casa da dedicare per sempre all’accoglienza temporanea di famiglie con bambini che necessitano di un aiuto. Il sogno è comprare la casa di via Per San Fermo, dove il 20 ottobre scorso un padre ha appiccato un incendio uccidendo i suoi quattro figli.

«È una vicenda tragica – spiega Adria Bartolich, segretaria Cisl dei Laghi – che pone l’accento sul problema della mancanza del lavoro e il dramma che ne può scaturire. Condividiamo l’idea che un luogo dove si è consumata una tragedia pazzesca diventi spazio di accoglienza e, al contempo, una soluzione, almeno temporanea, a una situazione di emergenza».

Come già accaduto per altre iniziative benefiche si farà attraverso una trattenuta volontaria sulla busta paga. A questo proposito, saranno predisposti dei facsimili ad hoc. «Siamo stati contattati dalla presidente Francesca Paini e abbiamo subito dato un sostegno convinto all’iniziativa - aggiunge il segretario della Cgil Giacomo Licata - quell’appartamento non può chiudersi con una tragedia. Ridargli valore è un’idea che ci convince e ci piacerebbe replicare in altri luoghi».

L’idea è estendere a più persone possibili l’iniziativa: «Oltre al nostro apparato - conclude Salvatore Monteduro, segretario Uil del Lario – estendiamo ai lavoratori l’invito ad aderire volontariamente. Inoltre, sarebbe bello coinvolgere le associazioni datoriali, chiedendo pure a loro di contribuire».

L’iniziativa di solidarietà è sostenuta da un “Comitato dei Garanti”. Ne faranno parte, in attesa dell’elenco definitivo, Marco Malinverno (La Stecca), Andrea Taborelli (Unindustria), Giacomo Castiglioni (Fondazione comasca), Sandro Litigio (Ordine dei commercialisti), Anna Veronelli (presidente del Consiglio comunale) e Francesca Paini.

Accanto all’ora di lavoro, sono tre i modi con cui si può contribuire: Il primo è la donazione diretta, utilizzando i conti correnti della Fondazione comasca. Il secondo è effettuare una donazione utilizzando la carta di credito sul sito de La Provincia di Como. Infine, si possono acquistare i bollini adesivi dal costo di 1 euro e utilizzabili per chiudere i regali in occasione di Natale

L’iniziativa è supportata dal nostro giornale e dalla Fondazione della comunità comasca.

Per maggiori informazioni, [email protected] o 031.3370535.

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