Fondi alle attività
di Como turistica
Via alle domande

Da mercoledì al 14 gennaio soltanto online. Ammessi agli aiuti i negozi con sede nel centro storico che abbiano avuto un calo dei ricavi superiore a un terzo

Gli esercenti comaschi potranno richiedere da mercoledì 18 novembre, e fino al 14 gennaio, i contributi - 500 milioni - previsti dal “decreto agosto” per i centri storici delle principali città turistiche penalizzate quest’anno dalla pandemia.

Como è entrata in questa classifica, con altre 28 città italiane, in ragione della massiccia presenza di turisti stranieri. Possono richiedere il contributo gli esercenti delle attività con sede nel centro storico - quella che una volta era la “zona A “ del piano regolatore, che coincide in buona parte - ma non in toto - con la convalle.

I Comuni interessati

Garantito un contributo minimo a fondo perduto per un importo non inferiore a mille euro per le persone fisiche e a 2 mila euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. In ogni caso, l’ammontare del contributo non può essere superiore a 150mila euro. Il denaro verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario dall’Agenzia delle Entrate , le domande dovranno essere inviate solo tramite il servizio web disponibile nel portale “Fatture e Corrispettivi” del sito delle Entrate. Tra i 29 comuni interessati grandi città come Roma e Milano, città d’arte come Venezia e Firenze, ma anche Verbania, Como, Urbino, Pisa e Ravenna. Tutti comuni, cioè, che hanno registrato prima dell’emergenza sanitaria presenze turistiche di cittadini stranieri in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti negli stessi comuni (per i capoluogo di provincia), in numero pari o superiore a quello dei residenti negli stessi comuni (per i capoluogo di città metropolitana). Il contributo spetta solo se l’impresa ha il domicilio fiscale o la sede operativa nel centro storico delle città indicate nell’elenco riportato nelle istruzioni al modello di istanza, e solo se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di giugno 2019.

L’ammontare

Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1°luglio 2019 il contributo spetta in ogni caso. L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019: 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400 mila euro; 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono compresi tra 400 mila e 1 milione di euro; 5% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano la soglia di un milione di euro.

«Questa misura a favore dei negozi dei centri storici - dice la deputata comasca del Pd Chiara Braga - fa parte di una serie molto più ampia di misure introdotte nei mesi scorsi dal governo per dare sostegno e fiato al tessuto imprenditoriale di quelle attività fortemente colpite dalle conseguenze economiche e finanziarie durante il lockdown della prima fase della pandemia».n B. Fav.

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