Frontalieri, altro via libera
In 40mila tornano al lavoro

Molte le preoccupazioni, dal traffico ai contagi che nel Cantone non accennano a diminuire

Sono tanti - e tutti diversi tra loro - i motivi di preoccupazione che questa mattina accompagneranno circa 40mila frontalieri verso il posto di lavoro in Canton Ticino, dopo che è stato dato il via libera ad un numero maggiore di addetti nei cantieri (da 10 a 15) e nelle realtà produttive (dal 50 al 60% del personale).

La chiusura prolungata dei valichi di Pizzamiglio-Maslianico e Arogno porterà inevitabilmente in dote una pressione importante su Chiasso-strada, già in difficoltà soprattutto nei primi giorni della scorsa settimana e Oria Valsolda-Gandria (sotto la Valmara).

L’attenzione alle frontiere resta alta, tenendo conto anche delle 150 multe a settimana (fonte Amministrazione federale delle dogane) sin qui inflitte a conducenti o persone non autorizzate ad entrare in Svizzera. Il secondo motivo d’allarme riguarda la curva epidemica, che in Ticino non ha dato sin qui segnali rispetto al crollo auspicato da più parti.

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