Fulmini, Como seconda in Italia tra le province a rischio

Temporali e pericoli Siamo tra le province più esposte. L’esperto: «La causa è la conformazione del territorio». Circa il 10% di chi viene colpito perde la vita. Il primo consiglio: stare lontani da oggetti a punta molto alti

Attenzione ai fulmini in alta montagna, soprattutto sopra al nostro lago.

Secondo il Sistema di rilevamento fulmini Météorage, il lago di Como è il luogo in Italia dove si cadono più spesso le scariche elettriche atmosferiche. Più precisamente Lecco e Como sono le due province che hanno visto cadere più fulmini nei primi sei mesi del 2022 e in tutto il 2021.

«È così per una questione orografica – spiega Lorenzo Danieli, esperto di Meteo Expert, già centro Epson - la nostra fascia prealpina è la prima barriera contro la quale si scontra l’umidità. Nelle Alpi interne, per esempio sulle Orobie, le nubi arrivano più spesso scariche. Mentre in pianura i rovesci sono meno frequenti. Sul Po piovono 700 millimetri di acqua all’anno, a Milano circa mille, a Como città 1.400 e sul Monte Generoso oltre 2mila». Più rovesci intensi uguale più fulmini.

A proposito di fulmini la recente morte di due escursionisti colpiti in montagna da una saetta ha evidenziato la pericolosità di questi eventi atmosferici. I più temibili dopo le piene improvvise e le alluvioni.

«Occorre però intanto dire che la probabilità di essere sorpresi da un fulmine è piuttosto scarsa – suggerisce il professor Massimo Caccia, fisico dell’Università dell’Insubria – una su 700mila all’anno negli Stati Uniti. La densità di fulmini per metro quadrato che si manifesta in un temporale è bassissima. E’ però vero che la probabilità sale in maniera esponenziale se una persona nel bel mezzo di un temporale soprattutto in alta quota resta accanto a un canale conduttivo. I fulmini infatti scoccano quando l’isolamento di un campo elettrico molto forte viene rotto dall’apertura di un canale dove la corrente può scorrere.

Niente tuffi

Fanno da parafulmine tutti gli oggetti a punta molti alti. Alberi isolati, lampioni, antenne, sono ottimi canali di scarico per la corrente. Quindi è bene stare lontani da questi possibili parafulmini. Noi stessi possiamo essere dei parafulmini, anche se la nostra statura non è tale da interessare così tanto i fulmini». Di qui il suggerimento di rannicchiarsi a terra in alta montagna mentre cadono i fulmini con la testa tra le gambe. «Non guasta, ma direi che bisogna fare ancor più attenzione all’acqua – dice Caccia – perché conduce la corrente e quindi è meglio eviterei di fare il bagno nel lago mentre sono in arrivo dei fulmini».

I suggerimenti

Ecco altri consigli. Mentre imperversa un temporale non bisogna maneggiare oggetti metallici, lavorare o giocare in terreni aperti, usare apparecchiature elettriche. Se ci si trova all’interno di un’auto la corrente avvolge la scocca e viene dispersa a terra senza far male ai passeggeri a condizione che finestrini e sportelli siano chiusi. Le scarpe di gomma non danno protezione, gli ombrelli aumentano il rischio. Tornando alla montagna conviene raggiungere in fretta un luogo chiuso, un rifugio.

«Sul web si legge anche che le biciclette elettriche, usate dagli escursionisti di recente fulminati sui monti, possono fare da conduttore – dice Caccia – ma mi sembrano tesi piuttosto ardite a cui non presterei ascolto». Circa il 10% delle persone colpite da un fulmine muoiono, mentre il 70% subisce gravi effetti a lungo termine.

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