Furti nelle case: Como
provincia tra le più colpite

Ricerca a livello nazionale: la nostra provincia ai primi posti per i colpi nelle abitazioni. La signora dello striscione anti ladri: «Lo rimetto, arrivano i mesi caldi». La tabaccaia di Albate: «Ho paura, mi ritiro»

Como è “peggio” di Roma e di Napoli per i furti nelle case. Secondo gli ultimi dati, pubblicati da “Il Sole 24 ore”, le preoccupazioni manifestate più volte dai residenti sono fondate.

Nel 2015 l’incidenza di furti denunciati nelle abitazioni è stata più alta qui che al sud: 625 furti nelle case ogni 100mila abitanti, contro i 336 di Roma e i 137 di Napoli. Como è al settimo posto tra le province più colpite, in testa c’è Ravenna, con 753 ogni 100mila abitanti.

I numeri dell’indagine

Sempre in base alla stessa ricerca - svolta elaborando i dati del ministero dell’Interno - per gli altri reati il nostro territorio è risultato decisamente più tranquillo. In classifica generale siamo alla posizione 78, su un totale di 106 province, con 3220 reati denunciati ogni 100mila abitanti e 19mila 309 delitti in totale.

Quanto i furti in casa siano ancora una vera piaga, lo sanno bene le vittime. «Sono pronta ad esporre di nuovo il telo che avevo appeso mesi fa... Voglio rilanciare questa idea per dire che le nostre case non si toccano e che non ci si può rassegnare» dice per esempio Doriana Bardelli, residente in via Varesina che nel novembre dello scorso anno aveva appeso uno striscione sul balcone («In questa casa non c’è più nulla da rubare»).. Anche ad Albate, uno dei quartieri più martoriati, i dati non destano stupore. «Penso che la nostra città purtroppo sia ormai così. A volte dico che ho lavorato per pagare le tasse allo Stato e per i ladri - afferma Lucia Lazzarato della tabaccheria di via Canturina che ha subìto la nona rapina nel dicembre 2015 e in passato anche furti a casa - servono telecamere pubbliche per la sicurezza ad Albate».

Il servizio completo ne La Provincia in edicola martedì 4 ottobre

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