Furto in Comune a Como, un arresto
Il ladro voleva pagarsi la droga

In cella l’uomo che ha ricevuto la refurtiva in cambio di dosi di stupefacenti

È l’urgenza di procurarsi droga e non la voglia di scombinare le carte del progetto paratie il movente del clamoroso blitz notturno del giugno scorso a Palazzo Cernezzi. I carabinieri di Como hanno arrestato un uomo, nell’ambito dell’inchiesta sul furto in Comune a Como, con l’accusa di ricettazione e spaccio di droga: è la persona che, lo scorso luglio, è stata trovata in possesso di uno dei telefoni cellulari rubati dagli uffici di via Vittorio Emanuele e che - secondo l’accusa - avrebbe rivenduto il resto della refurtiva, dopo averla ricevuta dal vero ladro.

Resta da capire l’identità del ladro - o dei ladri - che ha fatto irruzione negli uffici comunali la notte tra martedì 9 e mercoledì 10 giugno. Pare certo, in ogni caso, che il furto sia legato a motivi di droga. Il malvivente era in cerca di qualcosa con cui pagarsi una dose e il Comune era l’obiettivo più facile da colpire.

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