Gelo, oltre ai disagi
il conto in bolletta
200 euro a famiglia

Aumentano i consumi delle caldaie «Attenti a non tenere il termostato troppo basso». Temperature in picchiata, minime in città a - 6 gradi

Arriva da lontano, ma puntuale come un treno svizzero ieri il burian si è affacciato anche sulle Prealpi comasche e sulla Brianza, facendo precipitare la colonnina del termometro di una decina di gradi e portando i primi fiocchi di neve.

Dopo l’effimero e ingannevole rialzo di sabato, quando le temperature erano arrivate a superare anche i 10 gradi, ieri la massima in città non è mai salita oltre -1, con punte minime a -6. In montagna si è arrivati a -10.

La differenza l’avvertiamo anche all’interno delle nostre case: fa più freddo e per mantenere i 20 gradi di benessere bisogna inevitabilmente girare verso l’alto la manopola della valvola termostatica montata sui termosifoni. E i consumi di conseguenza salgono.

Cosa fare, oltre a infilarsi un maglione? «Quando le temperature esterne si abbassano così tanto, l’impianto va sotto sforzo e per conservare la stessa quantità di calore all’interno delle abitazioni la caldaia brucia più metano» dice Andrea Berardo, presidente del gruppo di manutentori di impianti termici di Confartigianato Como. «Per ogni grado al di sotto dello zero, si può stimare un maggiore consumo delle caldaie del 10%».

Tradotto il soldoni: «Per una famiglia con un appartamento di 100 metri quadri, il prezzo da pagare in più in bolletta per questa settimana di freddo intenso potrebbe essere di 200 euro. Una stima media: potrebbe essere di più per tipologie di vecchie case monofamiliari e poco isolate, mentre per abitazioni che presentano opere di coibentazione, l’incremento sarà più moderato».

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