Giardini a lago con skate park e verde
Addio alla fontana, ma slitta tutto al 2020

La Soprintendenza chiede modifiche al progetto - L’assessore Galli: «Dispiace, niente gara entro l’anno»

Como

La doccia fredda sul progetto dei giardini a lago è arrivata a Palazzo Cernezzi con la forma di una lettera inviata dalla Soprintendenza. In Comune si aspettavano di avere il via libera che avrebbe consentito di avviare, entro la fine dell’anno, la gara per la progettazione esecutiva, ma da Milano hanno chiesto una serie di modifiche che costringeranno, quindi, a rivedere quanto fatto finora e a riapprovarlo.

«Non è realisticamente pensabile - ha detto ieri l’assessore a Parchi e giardini Marco Galli durante la commissione Urbanistica, a cui ha partecipato con il dirigente Pierantonio Lorini - pensare che si possa bandire la gara entro fine anno e questo ci costringerà ad aspettare l’approvazione del prossimo bilancio nel quale dovrà essere ripresentato lo stanziamento dei fondi. Il rallentamento è dovuto al recepimento delle osservazioni fatte dalla Soprintendenza». Galli ha aggiunto: «Ci spiace molto per il ritardo, ma non dipende da noi che abbiamo fatto tutto il possibile: gli uffici hanno lavorato per rispettare tutte le scadenze, però le prescrizioni della Soprintendenza a cui i progettisti dovranno adeguarsi ci hanno tolto quei 15-20 giorni fondamentali».

Da Milano hanno chiesto una riduzione dell’area commerciale, la cosiddetta “battery” di dieci metri, di spostare uno dei camminamenti principali. La vecchia fontana di roccia sarà abbattuta, ma la Soprintendenza ha chiesto di ricollocarne il mascherone caratteristico come segno di memoria.

La maxi vasca d’acqua, rispetto al progetto originario, è passata da 80 a 20 metri e sono stati ridotti i percorsi pedonali, mantenendo il cannocchiale davanti al Tempio Voltiano. Previsto l’aumento della zona a verde con il prato che arriverà anche dove attualmente c’è l’asfalto, mentre l’area attorno al monumento a Volta, come prescritto dalla Soprintendenza, dovrà restare nelle condizioni attuali. Per quanto riguarda i tempi, come ha chiarito Galli, l’obiettivo «è quello di iniziare i lavori tra ottobre e novembre prossimi, per completarli nell’arco di 4/6 mesi e, quindi entro la primavera del 2020».

Durante tutta la durata del cantiere non verrà mai vietato completamente l’accesso all’area. Addio al minigolf e al trenino. I giochi in cemento armato saranno ricollocati così come la storica locomotiva.

Galli in commissione ha anche proposto la realizzazione, nella zona verso lo stadio di uno skate park. «È una disciplina olimpica, a Como non ce n’è uno, sarebbe bello poterlo realizzare per i tanti ragazzi che praticano questo sport». Pareri diversi tra i presenti: favorevole la presidente Patrizia Maesani, come pure Bruno Magatti e Sabrina Del Prete, mentre hanno espresso perplessità Fabio Aleotti dei Cinque Stelle e il forzista Davide Gervasoni.

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