Gioielli, star del cinema e alta moda: la serata magica di Dior a Villa Erba

L’evento La maison francese nella dimora dei Visconti con 350 invitati tra cui personalità e star del cinema - Il premio Oscar Michelle Yeoh: «Torno spesso sul lago, è unico»

Una messa in scena cinematografica, un parterre di star premio Oscar, abiti e gioielli milionari: sabato sera la grandeur dell’alta moda francese e della maison Dior è sbarcata in un luogo speciale come Villa Erba, regalando a 350 super ricchi un bagaglio di emozioni indimenticabili.

Per gran parte degli invitati era la prima volta sul lago di Como, ci sono venuti apposta per partecipare all’anteprima dell’alta gioielleria del marchio francese che ha decretato il Lario come il più allettante luogo del momento, la piazza più desiderata del pianeta. E c’è da giurare che questo target alto spendente - il più interessante da “marchetizzare” per il sistema turistico del territorio - travolto dalla magia e dalla raffinatezza estrema della serata, farà ritorno sulle nostre sponde per trascorrervi una vacanza o celebrare qualche ricorrenza.

La narrazione del gala dinner non può che iniziare dall’incessante viavai di limousine: sull’imponente scalinata ragazzi in frac attendono le signore, creature rigorosamente vestite Dior, per porger loro il braccio e accompagnarle all’interno del complesso. Primo stop, nell’atrio, davanti a un grande pannello con il logo del marchio per entrare nell’esclusiva fotogallery. Poi, sorseggiando champagne, dame e cavalieri di ogni nazionalità scivolano nei saloni, ognuno con un allestimento diverso. Lo sguardo è subito catturato da lunghissime tavole illuminate da candelabri con fusto d’argento o di cristallo, alternati a sfere di bosso, alzatine con frutta, sculture neoclassiche, bellissime composizioni floreali. La ricchezza richiama le grandi feste alla reggia di Versailles, i banchetti del Rinascimento, il buffet del Gran Ballo del Gattopardo. Tra tanta magnificenza sembra aleggiare lo spirito di Luchino Visconti, regista alla costante ricerca della perfezione nelle scenografie dei suoi capolavori.

Evidente anche l’omaggio allo charme botanico di monsieur Dior: ancora oggi la famiglia conserva sulle coste della Normandia un vero e proprio Eden che ha ispirato molte creazioni del grande couturier. Gli arazzi con decori vegetali che ricoprono le tovaglie di lino écru sembrano scorci di questo giardino paradisiaco, mentre i piatti realizzati per l’occasione mostrano motivi architettonici di Villa Erba e Villa d’Este, così come i cuscini sparsi sulle sedute nel parco antistante la darsena, cornice dell’attesissimo défilé di gioielli. È già calato il buio quando 40 modelle si incamminano lungo il viale, addosso abiti da sera stile anni ’50 creati apposta da Maria Grazia Chiuri, scintillanti come i preziosi da sogno che, disegnati da Victoire de Castellane, completano gli outfit: doppie collane con gemme rarissime, orecchini che si arrampicano fino a coprire la parte superiore dell’orecchio, anelli a bracciale. Oggetti del desiderio per poche privilegiate: principesse, mogli di vari sultani, top manager, influencer che non si spaventano quando entrano nelle boutique Dior e guardano il cartellino del prezzo di questi capolavori d’alto artigianato. Anzi forse non si degnano nemmeno di guardarlo.

Tra volti sconosciuti che probabilmente figurano nella classifica miliardari di Forbes anche dive internazionali, accolte dalla padrona di casa Delphine Arnault, l’ereditiera dell’impero Lvmh proprietario del marchio Dior: l’attrice Elizabeth Debicki che ha interpretato Lady Diana nelle due ultime stagioni di “The Crown”, Rosamund Pike diventata famosa grazie al ruolo della Bond Girl Miranda Frost ne “La morte può attendere”, e poi per aver interpretato Jane Bennet in Orgoglio e Pregiudizio. E Michelle Yeoh premio Oscar per il suo ruolo in “Everything Everywhere all at once” super chic nel suo soprabito bianco abbinato a dress ricamato. Mentre bagliori dorati si innalzano nel cielo, Yeoh rivela: «Sono già stata sul lago di Como 25 anni fa, e ci sono ritornata spesso e ogni volta si respira la stessa magia».

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