Gli alpini: «Con le bici
ci hanno rovinato il parco»

Prende piede la down hill e secondo l’associazione sta danneggiando l’area della Spina Verde

A rotta di collo con la bici: gli alpini scrivono per difendere il parco.

Si chiama down hilll, la disciplina che sta prendendo piede da alcuni anni. Ovvero sii scende in bicicletta e a rotta di collo lungo percorsi montani, sfruttando - con l’aiuto di telai particolarmente robusti - la sola forza di gravità, un po’ di “gamba” e una combinazione di agilità e riflessi non indifferente.

In una lettera inviata a Giorgio Casati, presidente del parco della Spina Verde, il numero uno della sezione Ana di Como Enrico Gaffuri denuncia pericoli e conseguenze del down hill, se è vero, come è vero, che all’interno del parco la pratica si sta diffondendo senza controllo: «L’elevato traffico ciclistico ha prodotto una vera e propria nuova rete viaria e l’elevata velocità, combinata con la silenziosità dei mezzi e l’assoluta assenza di segnaletica, rappresenta un serio pericolo per gli utenti pedonali». E questo amareggia l’associazione, che tanto si è occupata della tutela del parco.

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