Gli atti vandalici
contro il ristorante?
L’autore è l’ex cuoco

Piante sradicate, lanci di uova e scritte spray in via Foscolo: condannato a un anno con maxi multa

Per il Tribunale di Como, il responsabile di quei continui atti di vandalismo e danneggiamento contro un ristorante del centro, l’Osperia Zazà di via Foscolo (oggi non più attiva) era l’ex cuoco. Secondo quella che era stata la tesi dell’accusa, infatti, l’uomo – un cinquantunenne di nazionalità spagnola, Fidel Chumillas Herranz – avrebbe ritenuto il gestore dell’attività commerciale responsabile per il proprio allontanamento dal locale, e per questo avrebbe voluto fargliela pagare.

La decisione del giudice monocratico è stata dunque quella di condannare l’ex cuoco ad un anno, con in più 6 mila euro di risarcimento provvisionale in favore della parte civile. Assolto invece per «non aver commesso il fatto», accogliendo quelle che erano state le richieste dell’avvocato Stefano Sonvico, un secondo imputato (Mattia Lecchi, 24 anni di Como) che era finito pure lui in aula per un solo episodio contestato in quanto per l’accusa era stato assoldato dall’ex cuoco per una delle azioni.

Il ristorante “Zazà” - siamo nell’agosto del 2016 – era stato improvvisamente preso di mira da mani anonime: piante sradicate dai vasi, lanci di uova, scritte spray sui muri e sulle vetrine, telefonate anonime al gestore e pure gli addobbi natalizi strappati.

Le indagini avevano però permesso di fare luce su quanto c’era dietro portando a processo l’ex cuoco che era stato allontanato dai fornelli. L’italiano invece aveva sempre negato il proprio coinvolgimento, dicendo al contrario di essere andato a raccontare alla polizia quello che stava accadendo.

Il pubblico ministero aveva comunque chiesto la condanna per entrambi gli imputati.

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