Gran caldo e malori in città. Oggi si replica, domani meglio

Il meteo Il picco (35 gradi) e un centinaio gli accessi al pronto soccorso - Atteso un miglioramento con l’arrivo di temporali nel fine settimana

Niente tregua, Como resta nella morsa del caldo.

Raggiunti ieri i 35 gradi, al netto di un’allerta temporali diramato dalla protezione civile per ieri sera, le temperature continuano ad essere molto intense. L’afa in particolare provoca nella popolazione «un forte disagio da calore» per cui Arpa Lombardia come le principali autorità sanitarie chiedono di prestare attenzione.

«Tra ieri e oggi abbiamo toccato il picco del caldo afoso - spiega l’esperto di 3B Meteo Edoardo Ferrara – anche se dalla notte sono attesi sporadici e veloci temporali, localizzati e molto intensi. La grandine di grosse dimensioni può fare danni. Nonostante ciò le temperature restano elevate, intorno ai 35 gradi. Rispetto al sud Italia il Comasco non ha toccato dei record, ma l’afa opprimente rappresenta una reale fatica per la cittadinanza». Da giovedì è atteso un progressivo smorzamento del picco di calore, più apprezzabile tra venerdì e sabato grazie a un fronte temporalesco più organizzato.

A proposito di caldo il Ministero della Salute ha diffuso un piano di prevenzione per la gestione dei malori legati al calore e uno specifico «codice calore» da utilizzare in particolare per le urgenze in Pronto soccorso. Tra sabato e domenica non è mancato il lavoro ai sanitari dell’Asst Lariana, con anche oltre cento accessi al giorno nel reparto di emergenza del Sant’Anna e un’ottantina in quello di Cantù. Numeri comunque non più imponenti rispetto alla scorsa estate. Con i colpi di sole però non bisogna scherzare. «Temperature così elevate mettono a dura prova l’apparato cardiovascolare – spiega Riccardo Bertoletti, direttore sanitario del Valduce – in particolare gli anziani, già cardiopatici, sono a maggior rischio. Inutile ripetere i consueti suggerimenti. Bisogna davvero fare attenzione». Evitare sforzi, stare all’ombra, non uscire durante le ore più assolate e bere tanta acqua. Le notte tropicali, sopra anche ai 25 gradi nel Comasco, disturbano il sonno, rendono le persone soprattutto dopo una certa età meno lucide e più stanche durante il giorno.

A soffrire in questi giorni ci sono anche i nostri amici a quattro zampe. «I cani, avendo il pelo, non buttano fuori il caldo come facciamo noi - spiega Marco Marelli, responsabile del canile Valbasca – attraverso la pelle, con la sudorazione. Usano la lingua per scambiare il calore. In questi giorni sono molto affaticati. I padroni evitino di fare folli passeggiate sull’asfalto assolato. Mettono altrimenti i loro cani in pericolo di vita. Purtroppo si posono verificare collassi con queste temperature. Le strade per le zampe sono roventi. E nel caso solo un pronto intervento può salvare la vita a questi animali. Va bene al massimo una camminata al mattino nel bosco». Il canile ha installato strutture coibentate e ventilatori per difendere i cani oggi ospitati.

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