Guasti al teleriscaldamento, ora le scuse
«La rete è vecchia ma stiamo investendo»

I vertici di Comocalor chiedono perdono agli utenti per i disagi dei giorni scorsi. «Abbiamo stanziato un milione e mezzo nell’ultimo anno, le infrastrutture sono datate»

«Ci scusiamo, abbiamo lavorato senza sosta, investendo un milione e mezzo nell’ultimo anno. Ma la rete ha 30 anni e certi problemi capitano».

Sui disagi e sulle proteste di questi giorni per il teleriscaldamento sono intervenuti ieri Andrea Bernasconi e Fabio Fidanza, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Comocalor. Accanto a loro, Giovanni Chighine, business unit leader del settore Energia e Tecnologie smart del gruppo Acsm Agam. Così gli episodi che hanno messo in difficoltà la popolazione in questo periodo sono stati definiti «una concomitanza di circostanze avverse» e nonostante il monitoraggio meticoloso della società. Con una serie di interventi, tra cui quello della dorsale di via Scalabrini compiuto la scorsa estate: solo questo un milione di euro.

«Noi ci mettiamo passione e impegno - ha detto il presidente Bernasconi - e vogliamo migliorare il dialogo con il cliente finale, di solito ci confrontiamo con gli amministratori. Detto questo, vogliamo ringraziare anche l’amministrazione, con l’assessore Negretti che si è spesa anche personalmente, e rinnovare la nostra disponibilità in tutte le sedi opportune. Siamo pronti a spiegare con trasparenza in una commissione».

In questi giorni - si è sottolineato - si sono verificate concause specifiche nelle tre simultanee criticità che hanno scatenato i problemi. Per usare un’espressione di Bernasconi, è valsa la legge di Murphy: se una cosa potrà andare male, lo farà. La manutenzione della rete comasca del teleriscaldamento è ispezionata con l’analisi termografica e questa sarà ripetuta presto per individuare e mappare gli eventuali punti critici: così si potrà definire una scala di priorità negli interventi.

L’amministratore delegato Fidanza l’ha ribadito: «Abbiamo gestito un’emergenza grave, adesso abbiamo iniziato a vedere la luce anche se l’attenzione va mantenuta alta visto lo stato della rete. Ci sembrava doveroso scusarci con la clientela che ha subìto disagi non indifferenti».

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