Guerriglia al derby, prime denunce
Quindici gli ultras sotto inchiesta

La Digos deferisce i teppisti comaschi protagonisti degli scontri del 14 gennaio

Sono una quindicina gli ultras, protagonisti della guerriglia urbana di nove giorni fa in occasione del derby con il Varese, denunciati dalla polizia. Ieri mattina gli uomini della Digos della Questura hanno formalmente depositato la comunicazione di notizia di reato a carico dei teppisti accusati di aver aggredito le forze di polizia “colpevoli” di essere riuscite a evitare ogni contatto tra le frange estreme del tifo varesino e quelle lariane.

I reati ipotizzati a vario titolo vanno dalle lesioni a pubblico ufficiale, resistenza, esplosioni pericolose, getto pericoloso di cose, violazione della legge contro la violenza negli stadi, che prevede pene dai cinque ai quindici anni di reclusione per il reato di violenza a pubblico ufficiale commesso da gruppi con oggetti atti ad offendere (com’è avvenuto a margine del derby con il Varese).

L’informativa della Questura sarà ora vagliata dalla Procura. Il lavoro dei poliziotti non è stato agevole: se l’identificazione degli ultras presenti agli scontri non è stata impresa particolarmente ardua, essendo quasi tutti volti molto noti dagli agenti della Digos, diverso è il lavoro fatto dagli inquirenti per associare a ogni volto un determinato comportamento penalmente perseguibile.

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