«Ha sparato dentro la classe»
Si aggravano le accuse al minore

Domani la preside formalizzerà una denuncia alla Questura

Como

La bambina colpita a pochi millimetri dall’occhio, fortunatamente sta bene. La visita oculistica in ospedale ha confermato che non ha riportato alcuna lesione. «Ma se non fosse stata girata verso il professore che spiegava, avrebbe rischiato di perdere la vita» commenta la preside della Fogazzaro, Daniela De Fazio.

Contrariamente a quanto emerso in un primo momento, i colpi esplosi da un minorenne, che stava provando il mirino del suo fucile ad aria compressa, dalla finestra di casa hanno colpito gli alunni all’interno della classe delle scuole medie di via Cuzzi, a Rebbio, e non in cortile.

La ricostruzione dell’accaduto

«Mancava un quarto d’ora alle 14 - ricostruisce la dirigente dell’istituto comprensivo di Rebbio - quando mi hanno chiamato per segnalarmi cos’era accaduto. I bambini erano tutti seduti che seguivano la lezione con il professore di arte, quando i pallini di plastica hanno colpito gli alunni».

La bambina colpita accanto all’occhio era seduta nel primo banco vicino alla finestra. E gli altri alunni raggiunti dai pallini sparati dal fucile soft air erano tutti al proprio banco, lungo la stessa fila a ridosso della finestra.

«Per via delle precauzioni anti Covid - prosegue la preside - le finestre delle classi le teniamo sempre aperte durante la lezione. E le tende erano alzate per consentire più facilmente il ricambio d’aria. Ora, io non so se effettivamente chi ha sparato quei pallini mirasse ai rami degli alberi, che peraltro sono lontani dalle finestre della nostra scuola, ma di certo ha finito per colpire perfettamente la finestra dell’aula piena di alunni».

Il giovane in questione è stato identificato velocemente dai poliziotti della Questura: «Per fortuna in mezz’ora si sapeva già ci era stato, perché io mi preoccupavo delle misure da prendere lunedì qualora non si scoprisse da dove arrivassero quei colpi: praticamente tutte le nostre classi danno con le finestre sul lato da dove sono partiti i pallini di plastica che hanno colpito gli studenti».

L’inchiesta

Due le denunce, quindi, sul tavolo degli investigatori: una, per lesioni aggravate, da parte dei genitori della undicenne colpita vicino all’occhio. L’altra - domani - sarà formalizzata dalla preside come rappresentante dell’istituto: «Tutti possono sbagliare, ma credo sia importante che i ragazzi siano chiamati a rendersi conto degli errori commessi e delle conseguenze di quegli errori» conclude la professoressa De Fazio.

Il minorenne denunciato dai poliziotti della squadra mobile per esplosioni pericolose e per lesioni aggravate, ha riferito che non era sua intenzione mirare la scuola. Ma che stava sparando verso alcuni rami per provare il mirino del suo fucile ad aria compressa, ricevuto in dono lo scorso Natale.

Il fucile è stato sequestrato e sarà ora analizzato dalla polizia scientifica: pare che il ragazzo abbiamo modificato una molla per aumentare la potenza del colpo.
P.Mor.

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