I bagni pericolosi nel lago. Vedette di Finanza e Polizia

I controlli Da inizio giugno le imbarcazioni pattugliano il primo bacino. Dopo l’ultimo incidente mortale al Tempio invitano tutti a uscire dall’acqua

Non sono passate inosservate, lo scorso fine settimana, le barche della guardia di Finanza della stazione navale del Roan di Como, ovvero del Reparto operativo aeronavale. I natanti, infatti, sono stati visti pattugliare le rive tra viale Geno e il Tempio Voltiano, avvicinandosi a chi faceva il bagno invitandoli ad uscire in quanto vietato.

Il servizio

Il servizio era già attivo prima dei due lutti che nel giro di pochi giorni hanno spento giovani vite. Senza dubbio però, in queste ore, la presenza diventerà ancora più visibile con la speranza di giocare un ruolo di deterrente per evitare ulteriori tragedie. Ogni giorno un natante della stazione navale di Como pattuglierà le aree più calde e sensibili della città, quattro uomini del Roan delle fiamme gialle appositamente dedicati a questo servizio oltre che agli altri che tradizionalmente li vedono impegnati sulle acque del Lario.

Non saranno i soli. Le barche della guardia di Finanza si alterneranno con quelle della polizia e anche con quelle della polizia provinciale. In caso di intervento d’urgenza e d’emergenza, poi, in acqua ci saranno anche i mezzi dei vigili del fuoco. Servizi che saranno mirati soprattutto nei fine settimana e al pomeriggio, ovvero i momenti più delicati da questo punto di vista.

Sponde prese d’assalto

In questi giorni le sponde del lago sono state letteralmente prese d’assalto. Tantissimi i cittadini e i turisti che si presentano in riva per prendere il sole e fare il bagno. Anche ieri non sono mancati tuffi assolutamente sconsigliati, viste le temperature delle acque del lago. Dal primo di giugno, per volere della Prefettura, almeno una barca al giorno controlla le aree più sensibili che, come è facile intuire, sono proprio quelle di viale Geno e del Tempio Voltiano. Le stesse che nella giornata di domenica hanno visto il natante della stazione navale di Como avvicinarsi a riva invitando la gente ad uscire dal lago. Operazioni che sono spesso coordinate con pattuglie che stazionano a terra – compresa la polizia locale – pronte ad intervenire per sanzionare chi non rispetta la normativa. Uno sforzo ulteriore insomma per cercare di non aggiungere ulteriori croci ai drammi che già si sono verificati.

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