«I ladri sono più di noi
Non li prenderemo»

Parla un componente delle forze dell’ordine impegnato contro i furti

«Loro sono più organizzati. Le pene? Pochi mesi, ma da scontare davvero»

«Sono più veloci, meglio organizzati e soprattutto sono tanti, tantissimi. Molti più di noi.Sia chiaro: scriva che noi non molliamo. Ma è durissima».

Nelle ore in cui la città si arrabatta per capire come arginare l’ennesima escalation di furti in casa - è di ieri l’ennesimo furto in Salita Cappuccini - e mentre in tanti si interrogano sui numeri - quello delle denunce e quello purtroppo tanto più esiguo degli arresti - una “guardia” accetta di scambiare quattro chiacchiere con il giornale.

È uno dei tanti che consumano notti, vita e pneumatici tra ragazzini ubriachi, ladroni, sbirri e prostitute, inseguendo le sirene degli antifurto e le ombre scaltre dei loro fantasmi. «È come correre una campestre contro Abebe Bikila con uno zaino carico di pietre. Dove vuoi andare? Sono venti volte più di noi, venti volte più veloci, venti volte più dinamici e soprattutto più giovani. Tanto più che spesso si tratta anche di gente normale, che sfugge a ogni stereotipo. Sì, ci sono i bulgari, i romeni, gli zingari, ma non si creda che non ci siano anche gli italiani, tipi normali di cui non sospetteresti mai, gente che all’improvviso si dedica al furto.Sono organizzati e dinamici, stargli dietro è difficile».

Leggi il servizio completo su “La Provincia” di sabato 29 agosto

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