II dentista “pubblico” adesso piace
Arriva un altro maxi studio in città

Aumentano le strutture convenzionate con la Regione che offrono cure odontoiatriche In un anno 25mila prestazioni negli ambulatori del Sant’Anna e altre 36mila in istituti privati

Como

I dentisti pubblici - convenzionati con il Sistema sanitario regionale - piacciono sempre di più. E arriva la notizia dell’apertura di un altro maxi studio del genere, in città.

«Porte aperte a tutti i pazienti con fragilità sociale, economica e patologica riconosciuti dalla Regione - spiega Giovanni Ferrieri, direttore sanitario dell’Istituto clinico di odontoiatria, appena attivato in viale Innocenzo - Esperienze analoghe in Lombardia ci portano ad affermare che effettueremo nell’arco di un anno 3.500 prestazioni in esenzione». L’accesso in regime di convenzione è regolamentato dai criteri definiti nei cosiddetti Lea (livelli essenziali di assistenza) ed è riservato a ragazzi sotto i 14 anni, invalidi civili, persone con patologie croniche gravi o una situazione socio-economica particolarmente critica.

La situazione è diversa rispetto al recente passato, sta infatti nascendo una rete mista tra pubblico e privato, rete che offre sia in ospedale che in ambulatori privati cure odontoiatriche alle fasce più deboli della popolazione. L’anno scorso le sedi erano 13, oggi sono già arrivate a quota 28.

L’aumento significativo di strutture private che decidono di offrire i servizi in convenzione con la Regione si spiega anche con la volontà di intercettare una richiesta che non può essere soddisfatta pienamente solo dagli ambulatori degli ospedali. I numeri sono in crescita costante, gli ultimi dati parlano di 25mila prestazioni l’anno erogate dall’azienda ospedaliera Sant’Anna e 36mila da studi dentistici privati.

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