Il Comune si sveglia alla fine dell’estate
E riapre i bagni pubblici ai giardini

Nelle scorse settimane c’erano state polemiche per lo stato di completo abbandono di tutta la zona del minigolf, dove erano stati segnalati odori nauseabondi che provenivano dalle siepi e dagli spazi verso lo stadio

Como

Sono tornati i bagni pubblici ai giardini a lago, fuori uso ormai da diverso tempo anche se l’estate è praticamente finita. Nelle scorse settimane c’erano state polemiche per lo stato di completo abbandono di tutta la zona del minigolf, dove erano stati segnalati odori nauseabondi che provenivano dalle siepi e dagli spazi verso lo stadio. Le recinzioni che delimitavano lo spazio del minigolf erano state divelte e l’area si era trasformata in un bagno a cielo aperto. Una situazione indecorosa per una città turistica e, comunque, nell’area dei giardini dove, a poca distanza, giocano quotidianamente i bambini.

Proprio la mancanza di bagni pubblici era stata segnalata a più riprese come una delle principali esigenze dei turisti, abituati evidentemente ai loro Paesi di provenienza (praticamente ovunque) dove è facile trovare servizi pubblici nelle diverse zone della città.

Il Comune aveva ipotizzato l’installazione di tre bagni autopulenti nel 2018 con una spesa di 200mila euro: finora è riuscito a collocare solo quello di piazza del Popolo. Per le altre ipotesi (piazza Roma e lungo le mura di viale Varese) era arrivata la bocciatura della Soprintendenza. In futuro dovrebbe probabilmente arrivare la sistemazione dei servizi in fondo a viale Geno e non sono escluse altre possibilità nella zona di viale Varese, cambiando posizione e rispettando la distanza dalle mura storiche richiesta da Milano. n 

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