Il lungo ponte dei camperisti: sono arrivati a decine ma il posteggio è un miraggio

Non solo hotel Dal 25 aprile al primo maggio affluenza record, con due sole aree attrezzate. Il risultato? i camper “rubano” i posteggi alle auto

Como

È nei ponti festivi come questo (e come il precedente) che ci si rende conto di quanto scarsa sia l’accoglienza che il capoluogo riserva ai camperisti, un “popolo” in perenne cammino che rappresenta una sottocategoria un po’ particolare della grande famiglia dei turisti, forse meno spendacciona (viaggia con la casa al seguito) ma tutt’altro che disprezzabile: i camperisti - meglio senz’altro degli automobilisti o degli adepti della gitarella fuori porta, autentici “intasatori” di strade, giardini e litorali - si muovono a piedi con ben altra discrezione, sempre che ovviamente le città siano in grado di mettere a loro disposizione spazi acconci.

Como? Si direbbe che non sia tra queste, se è vero - come è vero - che le aree destinate ai camper sono di gran lunga sottodimensionate rispetto a una domanda crescente, e basti una verifica sul campo in queste ore di grandissima affluenza. Due sono gli spazi a disposizione: quello di Tavernola, che ospita fino a un massimo di dieci mezzi, e quello ricavato nell’area di sosta dell’Ippocastano, ottimamente recensito (i camperisti si muovono anche sulla scorta delle recensioni di alcuni siti specializzati) ma analogamente sottodimensionato. Di camper ce ne stanno soltanto tre, a una tariffa abbordabile (5,50 euro a notte) e con la possibilità di avere acqua ed elettricità, quest’ultima a pagamento. Naturalmente in questi giorni non si trova un “buco”, con il risultato che molti altri camper si sono sistemati negli “stalli” destinati alle auto, qui come altrove. Per carità: nella maggior parte dei casi si tratta di camperristi particolarmente educati, soprattutto gli stranieri. Per dire: a Villa Olmo, chi occupa due parcheggi paga ed esibisce due tagliandi, che non basteranno forse a evitargli una sanzione (sarebbe meglio evitare di occupare due posti) ma che dimostrano una certa attenzione per la cosa pubblica.

Il problema è sul tavolo dell’amministrazione, come recentemente ribadito anche dai vertici di Cus, la società che come noto gestisce le aree di parcheggio per conto dell’amministrazione.

Appena una quindicina di giorni or sono il sindaco aveva ribadito non solo la volontà di innalzare i posteggi disponibili Tavernola dagl attuali dieci a una cinquantina, ma anche di valutare l’identificazione di nove aree. Le ipotesi sono sempre quelle: Muggiò, negli spazi antistanti il centro sportivo, oppure Casate, dove lo spazio non manca, con lo svantaggio che, da queste parti, i camperisti dovrebbero servirsi dei mezzi pubblici per raggiungere il centro città, non comodissimo.

Si vedrà, benché il tempo stringa. L’estate alle porte non lascia intravedere nulla di buono. Ieri - e probabilmente sarà così anche oggi - di camper posteggiati alla bell’e meglio ce n’erano davvero a decina, da viale Geno a Tavernola, passando per l’Ippocastano, la zona dello stadio e Villa Olmo. Pochi davvero quelli posteggiati dove avrebbero potuto.

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