Il piano del Comune: meno auto
e 32 km di piste ciclabili

Il progetto farebbe sparire un centinaio di posti blu da via Magenta a via Viganò - Bando regionale per cercare di trovare i finanziamenti

Il tempo e - soprattutto - la decisione della Regione sui finanziamenti decreteranno il successo o il flop dell’operazione. Intanto, il Comune ha scelto di portarsi avanti con il lavoro e ha messo a punto un maxi progetto per incentivare l’uso della bicicletta in città. Se venisse realizzato interamente, il piano si tradurrebbe in una rete di percorsi ciclabili sicuri lunga 32 chilometri, da Tavernola a San Rocco, e poi su fino alla stazione ferroviaria di Grandate.

L’asse portante, quella che viene chiamata dorsale, è la “Via dei Pellegrini”, da nord a sud passando per il centro storico. Poi ci sono una serie di rami per condurre i ciclisti ai principali terminal del trasporto pubblico, ma anche alle zone di maggior pregio turistico (lungolago, viale Geno) e ai più importanti quartieri residenziali (Caserme, Muggiò, Camerlata, Albate, Rebbio).

Alla dorsale principale, lunga 8 chilometri, vanno aggiunti altri percorsi e aree ciclopedonali (in parte già esistenti) e si arriva così a 32 chilometri. Il Comune dovrebbe investire 1,2 milioni in quattro anni (l’orizzonte per concludere tutto è il 2019), poi conta di ottenere l’altro milione e mezzo necessario dal bando regionale cui ha appena partecipato.

Per far spazio alle biciclette il piano prevede di restringere carreggiate, rivedere corsie e in alcuni casi eliminare i posti blu lungo strada (un centinaio tra via Mentana, via Viganò e via Magenta).

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