«Il Politeama? Se lo compri il Comune»
Traglio e Landriscina stavolta d’accordo

Il leader di Svolta Civica: «Edificio vincolato, difficile pensare nell’acquisto di privati». Il sindaco: «Mi piacerebbe, ma serve l’accordo di tutti, un progetto e un piano di gestione»

Il Politeama? Lo compri il Comune. Per una volta il sindaco Mario Landriscina e il suo sfidante alle elezioni Maurizio Traglio sono d’accordo.

Traglio in consiglio comunale ha lanciato l’idea di un’acquisizione dell’edificio tra viale Cavallotti e via Gallio direttamente da parte di Palazzo Cernezzi e il primo cittadino ha raccolto l’assist. «La nostra proposta - precisa Traglio - prevede il ritorno in possesso dell’immobile da parte del Comune di Como. È molto difficile, con i vincoli e il contesto, trovare un soggetto privato che spenda i soldi per acquistarlo. L’unico attore protagonista a nostro avviso è il Comune che ne verrebbe in possesso in giro conto essendo socio all’87% e, quindi, con un investimento risibile rispetto a chiunque altro».

Il leader di Svolta Civica parla poi della «suggestione dell’utilizzo del Conservatorio molto importante perché coglie la destinazione di quell’impianto, nato per far musica, per essere bello» e del fatto che «sembra che possa essere l’interlocutore numero uno per poter costruire il progetto a quattro mani con l’amministrazione». Dal primo cittadino è arrivata un’apertura e Traglio la vede con parere: «Abbiamo fatto una proposta che ci sembra ragionevole e molto possibile e, certamente, non ci devono essere fuochi di sbarramento. Il fatto che il sindaco abbia sostenuto questa ipotesi mi lascia ben sperare. Ben venga un tavolo per fare un lavoro comune e per non perdere tempo visto che la decisione va presa nel giro di pochi mesi. Potrebbe essere la prima partita importante da giocare che non vede opposizioni da nessuna parte. Sono positivo, è confortante questo approccio costruttivo».

Il teatro è in vendita a un prezzo fissato in 4,5 milioni di euro e il liquidatore ha pubblicato il bando per le manifestazioni di interesse che devono essere depositate entro il 1 luglio.

Come detto il sindaco apre alla possibilità dell’acquisto da parte dell’amministrazione comunale, ma spiega: «Le fasi portate avanti finora con l’individuazione del liquidatore erano obbligate. Un progetto di questa portata richiede l’ok da parte del consiglio comunale poiché richiede un investimento iniziale importante, anche se gran parte della somma rientrerebbe». E ancora: «È un’opzione aperta che mi piace e su cui stavamo lavorando, ma non si deve correre il rischio di trasformare il Politeama in una nuova Ticosa. È però necessario avere poi ben chiaro che ci dovrebbe essere l’interesse di un soggetto terzo per investire nella ristrutturazione mantenendo il bene vincolato e in grado di attrarre fonti di finanziamento. Serve inoltre un piano di gestione, che è fondamentale per evitare di ritrovarsi di fronte al fallimento». E chiude tendendo la mano all’opposizione, ribadendo i paletti: «Si può farlo, tutti d’accordo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA