Il ricordo di don Malgesini: fiaccolata nel “suo” quartiere

L’anniversario Tre anni fa il prete “degli ultimi” veniva ucciso a San Rocco. Sempre ieri, ma in Valtellina, sono stati celebrati i funerali del papà Bruno

Una messa nella “sua” parrocchia di San Rocco per ricordare, a tre anni esatti dalla sua uccisione, don Roberto Malgesini, il prete degli ultimi.

La cerimonia

La funzione, celebrata a pochi passi dal luogo dell’omicidio (dove oggi si trova una targa in una memoria), è stata presieduta da don Enzo Ravelli, insediatosi solo domenica scorsa nella Comunità pastorale “San Giovanni Battista Scalabrini” quale priore di San Bartolomeo e prevosto di San Rocco che ha scelto di sostituire l’omelia con alcuni minuti dedicati al silenzio e alla riflessione. Tra i due sacerdoti, entrambi valtellinesi, che hanno peraltro condiviso insieme un tratto del cammino in Seminario c’era un legame molto forte. Circa 200 i partecipanti alla serata in memoria del prete degli ultimi e c’erano anche alcune delle persone in difficoltà che lui aveva aiutato. Sull’altare davanti ai parrocchiani una grande foto di don Malgesini.

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Al termine della messa in ricordo di don Roberto (a cui l’anno scorso è stato attributo anche l’Abbondino d’oro alla memoria) si è svolta anche una processione da San Rocco alla chiesa di San Bartolomeo.

Un filo lega Como alla Valtellina. E i ricordi, per i familiari di don Roberto Malgesini, sono diventanti due. Proprio ieri, nella parrocchiale di Sant’Ambrogio di Regoledo, si sono svolti infatti i funerali di Bruno Malgesini, 87 anni, padre del sacerdote ucciso. I familiari hanno dato l’ultimo saluto al loro congiunto, il marito, papà e nonno Bruno, mancato intorno alle 20.30 di mercoledì 13 settembre, dopo un periodo di ricovero in casa di riposo a Morbegno, mentre ieri sera gli stessi familiari, uniti a tanti fedeli, sono tornati in Sant’Ambrogio per la messa in ricordo di don Roberto, morto a soli 51 anni, celebrata da monsignor Andrea Salandi, vicario episcopale per la provincia di Sondrio.

Don Romeo Scinetti, parroco della comunità pastorale di San Martino che ha presieduto al rito funebre di papà Bruno, e don Remo Orsini, suo collaboratore, che si è occupato dell’omelia, affiancati da uno stuolo di sacerdoti del posto e di fuori, hanno tratto ispirazione dagli scritti sacri riferiti alla giornata di ieri, quella dedicata alla Madonna Addolorata, e nel ricordare la figura di Bruno Malgesini si sono rifatti alla sua vita intessuta di tantissime relazioni.

Stretti alla famiglia

Ieri in chiesa in tantissimi si sono stretti attorno alla moglie Ida, ai figli Mario, Caterina ed Enrico con le rispettive famiglie, e ai nipoti Tommaso, Maddalena, Ettore e Ismaele.

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