«Il verbale non cita il cane»
Archiviata la denuncia

Comasco fermato con il cane lontano da casa e multato, ma i militari avevano scritto che faceva “attività motoria”

Erano i giorni dei lockdown più rigidi, quelli in cui uscire di casa non era consentito se non per urgenze. Ai proprietari dei cani era consentito uscire rimanendo tuttavia nei pressi della propria abitazione. Un trentunenne di Como era stato fermato dai carabinieri a circa un chilometro da casa. Inevitabile la compilazione del verbale.

Il cittadino tuttavia presentò una querela contro i due carabinieri per aver scritto il falso nel verbale che riportava (riferendosi all’autocertificazione) «attività motoria» e non che fosse a passeggio con il cane. Cosa che tra l’altro non gli avrebbe evitato la sanzione, visto che come detto era ben lontano da casa. Insomma, la vicenda è finita sul tavolo del pubblico ministero che ha dovuto valutare l’ipotesi di reato. La procura, dopo aver ricostruito i fatti, ha chiesto al giudice delle indagini preliminari l’archiviazione per l’evidenza di un errore «fatto in buona fede», anche perché – come detto – la multa sarebbe stata attribuibile in ogni caso, anche con la presenza del cane nel testo del verbale di accertamento.

Il giudice ha quindi accolto la richiesta di archiviazione. Ora però sarà il cittadino a doversi difendere dall’ipotesi di reato (questa volta a suo carico) di calunnia.

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