Immigrati in oratorio
«Via i figli dal catechismo»

San Giuseppe, protestano i genitori. La Caritas: «Nessun problema, non vi sarà alcun contatto con i ragazzi»

Dovrebbe cominciare all’inizio della settimana prossima il servizio colazioni nei locali messi a disposizione dalla parrocchia di San Giuseppe.

Annunciato nei giorni scorsi, lo sdoppiamento della distribuzione è stato pensato per dare respiro a San Rocco dove, tutte le mattine, nella piazzetta di fronte all’oratorio, 150 persone senza fissa dimora, italiani e migranti, ricevono la colazione (latte, caffè e tè caldo, brioches, biscotti, pane e marmellata) grazie all’impegno dei volontari. La zona, inoltre, nell’ultimo mese è al centro delle cronache cittadine per una convivenza sempre più difficile fra migranti e residenti.

La decisione, però, ha generato perplessità da parte di alcune famiglie, in procinto di ritirare l’iscrizione dei propri figli da catechismo.

Roberto Bernasconi, direttore Caritas, tiene a precisare che il catechismo e le colazioni avverranno in due momenti diversi: «Inoltre – aggiunge – una volta passate le 8.30, ci sarà la pulizia dei locali e dei servizi igienici, quindi non ci sarà nessun problema».

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