«In aula l’inceneritore. Un segnale, diremo no»

Comune Rapinese: «Il consiglio deve votare subito». E su piazza Roma rilancia: «Toglierò i pullman turistici»

Sul no alla terza linea del forno inceneritore il neosindaco Alessandro Rapinese aveva fatto una battaglia quando sedeva all’opposizione. Il tema è poi inevitabilmente entrato nella campagna elettorale e ora, da primo cittadino, Rapinese vuole riportarlo al centro del dibattito comunale, per una presa di posizione definitiva contro l’ampliamento dell’impianto di via La Guzza.

Documento politico

«Parlando con i miei consiglieri - ha spiegato Rapinese nel giorno del suo insediamento in Comune - abbiamo pensato che sia necessaria un’espressione netta e chiara di questa amministrazione sulla terza linea del forno che non sia la mozione che è stata approvata prima (il consiglio aveva approvato un testo di Forza Italia che «in attesa di eventuali ulteriori studi e valutazioni tecniche e programmatiche […] esprime parere negativo alla terza linea del termovalorizzatore per il trattamento dei fanghi a Como», mentre aveva bocciato quella di Rapinese che chiedeva di non realizzare l’impianto)».

L’intenzione, quindi, è quella di portare un nuovo documento (probabilmente un atto di indirizzo) che dica a chiare lettere il non alla terza linea. Al momento non è stato definito in quale consiglio comunale, visto che i primi adempimenti (elezione del presidente, surroghe, eccetera sono scanditi dalla legge) ma il neo sindaco punta a farlo in tempi ragionevolmente brevi. «Stiamo valutando una serie di aspetti - proseguito - ma daremo subito un segnale. Sono certo che tutti in minoranza approveranno il testo, visto che nessuno era favorevole in campagna elettorale. Ora è giunto il momento di dire “no, grazie”».

Un documento politico, quindi, su cui Rapinese conta di incassare «l’unità visto che è stato un aspetto importante di comunione in campagna elettorale» e, ha chiuso dicendo che «è bene che la nuova amministrazione dia un segnale».

Bus turistici via da piazza Roma

Tra i primi argomenti da affrontare citati da Rapinese (la questione della piscina di via Del Doss, ma anche il nodo sicurezza in via Anzani) c’è stato, ieri a margine del passaggio di consegne con Mario Landriscina, quello relativo a piazza Roma.

Lo aveva detto anche nelle ultime interviste prima del voto di domenica scorsa e lo ha ribatito ieri: «Ne ho parlato con gli uffici - le sue parole-. Vorrei immediatamente togliere i bus turistici da piazza Roma».

Obiettivo è quello di lasciare vicino allo stadio i posti per il carico e lo scarico dei turisti, ma di trasferire i pullmann in via Regina (nella zona sono però in corso alcuni lavori). Per i bus sono previsti 29 stalli nel nuovo intervento che dovrà essere realizzato dai privati a ridosso della stazione San Giovanni, già autorizzato dall’amministrazione uscente. Il piano include anche circa 400 posti per le auto.

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