Incubo traffico, va sempre peggio
Mezz’ora per due chilometri (video)

Fra Trecallo e Albate quest’anno è raddoppiato il tempo di percorrenza in auto

Ogni mattina, poco prima delle otto, chiunque percorra la Canturina verso Como sa per certo che, all’altezza del numero civico 251, più o meno in prossimità della locanda “Oca Bianca”, troverà coda. In quel punto, dove quattro anni fa un camion perse dal carico due capriate in cemento bloccando la città, le macchine cominciano a incolonnarsi: una lenta processione lunga quasi due chilometri, fino al semaforo in fondo al rettilineo di Albate, prima dello svincolo in via Acquanera.

Il viaggio in coda

La mattina degli automobilisti comaschi corrisponde quotidianamente a un sentimento condiviso: l’incubo del traffico. Che, anziché ridursi, ogni anno diventa sempre peggio.

La Canturina ne è un esempio lampante. Va detto: la strada è una fra quelle più utilizzate dai comaschi. Però, prima, la situazione era differente e la distanza si percorreva in meno tempo. Oggi, invece, il minutaggio è raddoppiato.

Basta prendere come esempio ieri mattina: salendo dal centro della città fino ad Albate, le auto cominciavano a incolonnarsi sulla Madruzza, per poi proseguire lentamente lungo il viadotto dei lavatoi. Una volta superata la rotonda collocata vicino al campo Coni e risalendo la Canturina, le vetture procedevano a singhiozzi, non riuscendo mai a scorrere completamente. Ma, continuando lungo quella corsia, il traffico era piuttosto fluido. Il problema si presenta per chi va nel senso opposto: in coda, oltre a chi scende per lavoro in convalle, si trova anche chi deve portare i propri figli a scuola, in particolare alla primaria “Picchi”, in via Acquanera. L’orario peggiore è quello poco prima del suono della campanella: chi, infatti, decide di uscire di casa un quarto d’ora o una decina di minuti prima delle otto, deve mettere in conto almeno mezz’ora di pazienza, arrivando tardi rispetto all’inizio delle lezioni. Però, non esistono vie di mezzo: l’alternativa per arrivare in orario è muoversi molto in anticipo. Utilizzando il navigatore come riferimento, infatti, pur in presenza di rallentamenti, il tempo stimato per percorrere i due chilometri in assenza di caos è quattro minuti.

Caos in via Acquanera

Peraltro, a settembre, il Comune ha deciso di collocare a bordo strada, di fronte alla elementare di via Acquanera, alcuni paletti che hanno trasformato la via in un senso unico alternato. La decisione, presa per migliorare la sicurezza dei bambini, non contribuisce però a snellire la viabilità. Per avere un’idea, nella relazione sulla moderazione del traffico realizzata da palazzo Cernezzi, si legge che, dalle 7.45 alle 8.45 arrivano dalla Canturina 395 vetture. Un numero davvero alto, ed è solo una piccola parte del totale incolonnato, diretto anche verso Camerlata e via Muggiò. E la mezz’ora di punta è fra le 7.45 e le 8.15, ma già alle 7.30 c’è traffico.

A proposito, proprio per chi non deve svoltare a sinistra verso via Acquanera e deve proseguire per via Muggiò, magari verso la Vacchi di via Montelungo, la situazione non migliora, anzi. In questi casi, non c’è molto da fare. Bisogna armarsi di pazienza, mettersi il cuore in pace e prepararsi psicologicamente, ogni mattina, alla coda.

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Eco di Bergamo Canturina, tutti in coda