Indagine su due gallerie dell’A9
Autostrade: «Presto i collaudi»

I tunnel Quarcino e San Fermo erano stati chiusi per interventi di adeguamento. Ma la Procura di Genova ordina accertamenti su tutta la rete gestita da Autostrade per l’Italia

L’inchiesta sulla manutenzione dei tunnel delle autostrade si allarga a macchia d’olio e da Genova ha raggiunto ben presto la nostra città. Ora la Procura della città ligure ha ordinato accertamenti su tutte le gallerie gestite da Autostrade per l’Italia, la società che ha in concessione anche l’A9 Milano Laghi, ordinando alla Guardia di finanza, come scrive il quotidiano La Stampa, di acquisire documentazione relativa ai lavori eseguiti in 105 trafori in tutta Italia.

L’elenco comprende anche le gallerie San Fermo e Quarcino - la prima e l’ultima nel tratto della A9 fra Grandate e Brogeda - fra che furono oggetto, solo lo scorso anno, di un intervento di adeguamento da parte di Aspi, «per il potenziamento di impianti e servizi». A suo tempo la società concessionaria, finita nell’occhio del ciclone dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, che aveva provocato la morte di 43 persone, aveva comunicato che si era operato «sul sistema idrico antincendio e sugli impianti di drenaggio laterali».

Un intervento che andava «a completare i lavori di adeguamento che già erano stati realizzati in passato nelle due gallerie». La Direzione di tronco di Milano aveva inoltre «disposto sulle volte delle gallerie ulteriori lavori di manutenzione che in aggiunta a quelli previsti dalla normativa». Così Aspi lo scorso anno. La scadenza per adeguarsi alle nuove norme in materia di sicurezza per trafori al di sopra dei 500 metri di lunghezza, secondo quanto prescritto dall’Ue, era aprile 2019. Era stata concessa una proroga.

I cantieri erano iniziati a dicembre 2018 e proseguono tutto, per lo più nelle ore notturne. Ora non sono più necessaria le chiusure (che erano state disposte nelle ore notturne, a partire dalle 21 o dalle 22 nei fine settimane, fino alle 5 o alle 6 del mattino successivo), causando non pochi disagi alla viabilità cittadina: uscita obbligatoria, e traffico deviato a Lazzago e sulla via Per San Fermo.

Fonti Aspi dicono oggi, «che entro febbraio le due gallerie Quarcino e San Fermo risponderanno pienamente alle normative in materia di sicurezza». La commissione permanente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici aveva sollevato dubbi in merito agli interventi eseguiti sui 105 tunnel: «La commissione ritiene di dover prescrivere misure di prevenzione integrative a quelle proposte ritenute idonee all’effettiva riduzione di situazioni critiche che potrebbero mettere in pericolo la vita umana per garantire un minimo di sicurezza agli utenti delle gallerie». La contestazione ad Aspi era puntuale: gli stessi interventi proposti (drenaggio, stazioni di emergenza, erogazione idrica, geometria delle gallerie, vie di fuga, illuminazione, sistemi di comunicazione, alimentazione elettrica e resistenza al fuoco) non garantirebbero il livello minimo di sicurezza. Semplici «misure - concludeva la commissione - finalizzate alla mitigazione del rischio».

Aspetti che però non toccherebbero le due gallerie comasche che, garantiscono ancora le fonti Aspi, «sono sicure dal punto di vista statico e risponderanno alla nuova normativa antincendio dopo il collaudo definitivo, che sarà eseguito entro il mese di febbraio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA